Le proiezioni sono evidenti, il NO è dato quasi al 60%, mentre il SI si è fermato al 40%. Sono dati iniziali ma incisivi. Nell’attesa dei risultati definitivi, il premier Matteo Renzi ha annunciato le sue dimissioni durante una conferenza stampa convocata a Palazzo Chigi.
Non ci sono volute le richieste di dimissioni del Presidente del Consiglio chieste da parte di Matteo Salvini della Lega Nord e di Renato Brunetta di Forza Italia. Ci ha pensato lo stesso Premier ad annunciarle: “Il risultato è netto, il No ha vinto. Il popolo ha parlato ed ha deciso. La cosa importante è che c’è stata grande partecipazione dei cittadini che si sono riavvicinati alla politica e alla Costituzione. Complimenti ai comitati del NO e grazie a quelli del SI. Questa scelta degli italiani pone una questione: io ho perso. Per questo, nonostante abbia fatto di tutto per vincere. L’esperienza del mio Governo finisce qui, annuncio ufficialmente le mie dimissioni. Domani pomeriggio riunirò il Consiglio dei Ministri e andrò al Quirinale per rassegnare nelle mani del Presidente della Repubblica il mio mandato“.
Adesso la palla passa al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’inquilino del Quirinale dovrà decidere cosa fare, se accettare le dimissioni di Renzi e individuare un nuovo Premier che dovrà chiedere la fiducia in Parlamento, oppure respingerle rimandando alle Camere proprio Renzi. Per Forza Italia, secondo sempre Brunetta, “Il Partito Democratico ha il dovere di governare, una maggioranza già c’è, ci vuole solo un altro premier“. Mentre i 5 Stelle dopo aver ringraziato gli elettori, durante una conferenza stampa, hanno preso atto del risultato del referendum e delle dimissioni di Renzi. I grillini auspicano le elezioni anticipate.
In entrambi i casi ci troveremo di fronte un esecutivo di scopo che dovrà traghettare il paese fino a nuove elezioni. Indispensabile, a questo punto, sarà stabilire le regole del gioco, ovvero, la stesura di una nuova legge elettorale.
Lo scenario più sconvolgente potrebbe essere quello delle elezioni anticipate, ipotesi molto concreta, se Mattarella dovesse sciogliere le camere o se il Governo non avrà la nuova fiducia in Parlamento.
Intanto a Napoli, festeggia il Sindaco Luigi De Magistris che ha fatto campagna elettorale per il NO. Nel capoluogo partenopeo e in tutta la regione Campania il NO è stato votato da circa il 70% degli aventi diritto. In generale i cittadini del Sud sono stati contro il SI.
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