Alfonso Signorini contro Clemente Russo: “I napoletani non parlano così”

Nella puntata di ieri sera del Grande Fratello Vip è scoppiata una dura polemica nei confronti di Stefano Bettarini e Clemente Russo, a scatenare il tutto le “confessioni” che i due si sarebbero scambiati utilizzando espressioni estremamente inopportune.

Il pugile, in merito i tradimenti della moglie dell’ex giocatore (Simona Ventura, ndr), ha replicato: “L’avrei lasciata morta nel letto”. La settimana scorsa si era già sollevata una bufera, Clemente era stato ammonito per aver deriso un altro concorrente con degli appellativi come “friariello” rimandando al suo orientamento sessuale. La produzione del GF questa volta, visti i suoi comportamenti recidivi, ha deciso di punire le sue parole con la squalifica: “Clemente, le tue affermazioni hanno violato lo spirito e le regole del Grande Fratello. La conseguenze sono inevitabili, sei ufficialmente squalificato. Devi abbandonare la casa stasera stessa”. Una decisione adeguata contro un comportamento deplorevole, giusto esempio affinché si comprenda che certi messaggi sono sbagliati, pericolosi e misogini.

L’uomo dal canto suo si è giustificato dicendo che sono “chiacchiere da spogliatoio” e che per due uomini è normale interloquire in questo modo. Alfonso Signorini, opinionista della trasmissione, molto seccato è intervenuto nella vicenda dopo che Russo continuava a non comprendere quanto riferito da Ilary Blasi (L’apertura di una verifica richiesta dal ministro della Giustizia Andrea Orlando al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per attestare la conformità delle sue parole allo statuto deontologico del Corpo, essendo Clemente Russo parte delle “Fiamme azzurre“). Signorini è stato molto diretto, difendendo in particolare Napoli e i cittadini: “Ti prego non dire di nuovo che nella vita reale e dalle tue parti si usano questi termini, perché  i napoletani non parlano così”. Ha inoltre spiegato ai partecipanti che il Grande Fratello rappresenta uno spaccato dell’Italia e da quanto si è visto lascia molto a desiderare poiché, dato il loro modo di vivere e parlare, sembra di essere fermi al Medioevo, dove la gente viene derisa per il suo orientamento, si usa violenza verbale contro le donne e si danno appellativi a chiunque mostri interessi diversi dalla massa.

Giovanni Ibello

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