Nove arresti sono l’esito della faida di Ercolano. In mattinata i Carabinieri di Torre del Greco, su ordinanza del Tribunale di Napoli e su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, hanno eseguito delle misure di custodia cautelare verso mandanti ed esecutori di esponenti di noti clan camorristici. Cinque di questi appartengono ai Barra-Iacomino, altri quattro invece appartengono al clan Lo Russo di Napoli.
Le accuse nei confronti degli uomini arrestati per la faida di Ercolano risalgono a un vecchio duplice omicidio del 2003: Mario Ascione e Ciro Montella furono trucidati all’esterno di una sala giochi. Il primo era capo del clan Ascione- Papale, gruppo camorristico della zona di Ercolano, mentre il secondo era il suo guardaspalle. L’omicidio duplice era la risposta all’uccisione di Giuseppe Infante, del clan Birra-Iacomino.
Ad aiutare gli inquirenti durante le indagini sono stati 14 collaboratori di giustizia i quali hanno determinato la conclusione dell’inchiesta: a decidere la morte di Ascione e Montella furono, dal carcere, i reggenti dei Birra-Iacomino. Lo storico clan di Miano dei Lo Russo fu solo di supporto all’azione camorristica, fu fornito il gruppo di fuoco. Gli assassini usarono come base un lido balneare di Torre del Greco, dove rimasero ore in attesa del momento per colpire. Dalle numerose testimonianze è stato inoltre possibile ricostruire altri 32 agguati e quindi circa 108 misure di custodia cautelare sono state emesse.
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