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Terra dei fuochi, parte studio sull’esposizione ambientale

E’iniziato lo studio Spes nella Terra dei Fuochi. Il progetto, il cui nome è l’acronimo di “Studio di esposizione nella popolazione suscettibile”, coinvolgerà un campione di 5000 abitanti dei paesi della zona. L’esperimento sarà rivolto soprattutto ai giovani. L’intento è quello di individuare se ci sia una reale contaminazione ambientale che causerebbe il proliferare di malattie tra le persone che vivono in quel territorio. Uno studio che potrebbe rilevare qual’è il livello di avvelenamento di quell’ambiente.

Questo progetto nella Terra dei fuochi è nato da un’iniziativa della Regione Campania, in collaborazione con l’Università di Napoli Federico II, l’Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno e l’Istituto tumori del Pascale. Sarà uno studio molto importante per gli abitanti di questa area. L’alto indice di malattie tumorali in quel territorio si pensa sia dovuto al forte inquinamento dei prodotti agroalimentari e dell’ambiente, dovuti allo sversamento di rifiuti tossici durato decenni. Il progetto Spes vuole comprendere quanto quest’esposizione ambientale aumenti il rischio di ammalarsi. L’obiettivo è quello d’individuare una correlazione tra l’aumento dei tumori degli abitanti e l’enorme contaminazione ambientale del territorio. I risultati dovrebbero essere pronti in un anno.

Terra dei fuochi iniziano i test per comprendere l’influenza dell’esposizione ambientale sull’aumento dei tumori.

5000 abitanti saranno, dunque, coinvolti in questo progetto. L’iniziativa voluta fortemente dalla Regione Campania, denota il grande interesse che finalmente le istituzioni iniziano a dimostrare sul delicato argomento della Terra dei fuochi. Sul danno che l’esposizione ambientale ha avuto e continua ad avere sui cittadini che vivono in quella zona, si era battuto Roberto Mancini. Un poliziotto che già nel 1996 aveva denunciato il disastro ambientale di quel territorio. L’agente morì di tumore il 30 aprile 2015, la sua storia e la grande tenacia dimostrata in questa battaglia è stata da poco raccontata dalla Rai con la fiction Io Non Mi Arrendo. Oggi lo studio avviato dalla Federico II con l’Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno e l’Istituto Tumori del Pascale può essere considerato una vittoria per la Terra dei fuochi, un territorio le cui condizioni sono state per troppo tempo ignorate.

Luigi Erbetta

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