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I 5 più bei dipinti di Napoli di pittori stranieri

Napoli non affascina solo il suo popolo, ma chiunque ha o ha avuto la fortuna di posare gli occhi sulle sue vedute uniche al mondo. Durante i secoli molti artisti si sono crogiolati al sole partenopeo innamorandosi di questa terra. I pittori non possono fare a meno di immortalarla con i colori sulla tela. Numerosi sono gli artisti e le opere che profumano di Napoli, noi abbiamo scelto quelle di artisti famosi che di passaggio o non, ci hanno regalato, con il loro pennello, una prospettiva interiore della città più bella del mondo!

Abbiamo scelto per voi questi 5 meravigliosi dipinti di Napoli di pittori stranieri:

5 – “Chiaro di luna a Napoli” (1828) di Jean-Baptiste Camille Corot

Camille Corot, pittore francese, soggiornò in Italia durante la sua formazione dal 1825 al 1828. Nel Bel Paese trascorse anni decisivi per la sua maturazione artistica, tornandovi nel ‘34 e nel ‘43. Restò sempre sensibile al fascino dei paesaggi italiani, che celebrò nelle sue opere per tutta la vita. L’eccezionale sequenza di “bozzetti italiani” testimonia la modernità con cui il pittore francese riuscì a rendere sulla tela gli aspetti sinceri della natura. Corot rinnovò l’approccio alla pittura dal vero con l’attento studio degli effetti luminosi e la semplicità e il vigore dei mezzi espressivi.

4 – “Il Castel dell’Ovo con Capri sullo sfondo” (1819) di Joseph Mallord William Turner

Nel 1819, durante il suo tour italiano, il pittore inglese Joseph Turner, oltre a un gran numero di schizzi a matita di Napoli,  realizzò sette studi ad acquerello della città. Tre di queste sono vedute del Castel dell’Ovo, una delle bellezze napoletane che aveva attirato di più l’attenzione dell’artista.
Nell’acquerello qui presente, Turner ha adottato un approccio visivo insolito rispetto ad altre opere: il punto di vista guarda a sud-est dal piede della collina di Pizzofalcone, con il castello in primo piano al centro, sullo sfondo la baia di Sorrento e la punta orientale del Golfo di Napoli e a destra, l’isola di Capri.

3 – “Chiaro di luna a Napoli” di Silvester Scedrin

Silvester Scedrin è un paesaggista russo, nato a Pietroburgo nel 1791 e morto a Sorrento nel 1830. Studiò all’Accademia delle belle arti di Pietroburgo (1800-1812). Arrivò in Italia nel 1818 dove soggiornò a Roma e a Napoli. I suoi quadri rappresentano paesaggi  luminosi: le strade lungo il mare di Napoli e le vie d’Amalfi, con il loro mare, sono baciate dal sole. Grazie alla sua tavolozza e all’atmosfera luminosa delle sue pitture Scedrin è senza dubbio da collocarsi in primo piano fra i pittori europei dell’epoca. La maggior parte dei suoi dipinti si trova in Russia: a Mosca, nel Museo Rumjancev (Chiaro di luna a Napoli, Terrazza in riva al mare, Veduta di Sorrento, Golfo di Napoli, ecc.)  e nella Galleria Tretjakov (Ponte del Rosso a Napoli, L’Artista, Cascata a Tivoli, Vecchia Roma, Terrazza coperta di vite, ecc.). A San Pietroburgo, nel Museo Russo (Dintorni di Napoli, Amalfi, Tivoli, Il lago di Nemi, Sorrento, ecc.).

2 – “La baia di Napoli” (1881) di Pierre-Auguste Renoir

Il pittore impressionista per eccellenza, Pierre Auguste Renoir, restò anch’egli affascinato dallo splendore della città partenopea e la dipinse con delicatezza e magia, intitolando l’opera “La baia di Napoli“.
Era il 1881.
Oggi il quadro è conservato a New York, dove fa trapelare a tutti i visitatori le emozioni vissute dal pittore francese nel suo passaggio per le vie e per i vicoli di Napoli.

1 – “Vesuvius” di Andy Wharol

Negli ultimi anni della sua vita Andy Warhol ha avuto numerosi contatti con l’ambiente napoletano.
Il famoso gallerista napoletano Lucio Amelio, agli inizi degli anni Ottanta riuscì a portare a Napoli sia Andy Warhol che Joseph Beuys. I due artisti, rimasti affascinati dalle sue meraviglie, sono in seguito ritornati spesso a Napoli. L’artista americano in particolare, produsse alcune opere notevoli ispirate alla città. La serie di opere “napoletane” più famose di Warhol, è senza ombra di dubbio quella intitolata “Vesuvius”, che, come è facile intuire, è una rivisitazione “pop” di uno dei simboli più noti di Napoli, il Vesuvio appunto. L’immagine che abbiamo scelto è quella dell’esemplare esposto al Museo Nazionale di Capodimonte.

Fabiana Coppola

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