È stata emessa ieri la sentenza di primo grado relativa alla tragica morte del quindicenne Luca Piscopo, deceduto a seguito di una grave intossicazione alimentare dopo una cena consumata in un ristorante all you can eat giapponese al Vomero. Il giudice monocratico, Giuliana Taglialatela, ha inflitto una condanna a due anni e sei mesi di reclusione al titolare del ristorante, ritenendolo responsabile dell’accaduto. Contestualmente, il giudice ha assolto il medico curantedel giovane.
La causa del decesso del 15enne è stata ricondotta a una miocardite che, secondo l’accusa, sarebbe collegata direttamente alla salmonellosi contratta da Luca e dalle sue amiche dopo aver mangiato nel locale. Oltre alla pena detentiva, il ristoratore è stato condannato a versare una provvisionale di 45mila euro per ciascuna delle parti civili che si sono costituite nel processo.
La sentenza ha scatenato la dura reazione della madre del ragazzo, Maria Rosaria Borrelli. Intervenuta ai microfoni di Vincenzo Mele su Canale 9, la donna ha espresso in lacrime tutto il suo dolore e la sua indignazione, definendo la decisione una “sentenza scandalosa e menzognera“. La signora Borrelli ha parlato di “complesso di colpe” e si è detta “sorpresa” dall’assoluzione del medico di base, accusandolo di non aver fornito un’adeguata assistenza domiciliare. Il suo sfogo si è concluso con l’angosciante ricordo: “Me lo sono ritrovato morto nel letto. Il ristoratore ha colpe perché ha avvelenato mio figlio”, ricordando un ragazzo “d’oro” e amato da tutti.
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