Indagini sulla morte di Giovanni, il 21enne di Bacoli deceduto su uno yacht

L’Inail ha aperto un’indagine sulla morte di Giovanni Marchionni, il 21enne di Bacoli che ha perso la vita a bordo di uno yacht ormeggiato nel porto di Olbia la mattina dell’8 agosto. Le cause del decesso non sono state ancora chiarite.

Il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, sostiene che il giovane non fosse in vacanza, ma si trovasse lì per motivi di lavoro. In un lungo post sui social, ha dichiarato: “Lo stiamo dicendo da giorni. È una morte di lavoro. Ed ecco qua. L’Inail ha aperto un’indagine per capire perché Giovanni si trovasse su quello yacht in Sardegna. A poche ore dalla morte del nostro angelo bellissimo c’era chi voleva derubricare la faccenda come una tragedia avvenuta ad un giovane in vacanza. Ma è una storia, vergognosa, a cui non crede più nessuno”.

Il sindaco ha espresso la massima fiducia nell’operato della Procura della Repubblica di Tempio Pausania, che, come confermato dal procuratore Gregorio Capasso, sta svolgendo tutte le indagini necessarie per “ricostruire l’esatta dinamica” che ha portato alla morte del ventenne.

Della Ragione ha ribadito l’impegno della comunità e dell’amministrazione nel far emergere la verità, anche a tutela dei “tantissimi ragazzi che troppo spesso si trovano costretti a vivere le loro prime esperienze di lavoro, senza contratto e senza tutele”. Il sindaco si dichiara in continuo contatto con la famiglia e con l’avvocato Maurizio Capozzo, e ha concluso il suo post chiedendo “Verità per Giovanni”, “figlio di tutti, che amava il suo lavoro”.