Esteri

Filippo Ferretti (attualmente giornalista di successo): Sono andato via dall’Italia perchè è tutto molto complicato

Abbiamo avuto l’onore di intervistare in videochiamata Filippo Ferretti; attualmente giornalista di successo, cittadino americano e vincitore del prestigioso premio Emmy Award (uno dei premi più prestigiosi del mondo) nonostante avesse un passato vissuto in Italia in quanto nativo di Firenze. Oggi vive negli Stati Uniti d’America a New York city ed è anchorman (conduttore) di Univisiòn (tv americana in lingua spagnola) con la quale ha vinto proprio il premio Emmy assegnato dall’Academy of Television Arts & Sciences (Oscar della tv) per una famosa inchiesta durata due anni. In videochiamata gli abbiamo chiesto:

Nasci in una famiglia di giornalisti? Raccontaci di te e dell’inizio della tua carriera in Italia:

Mio nonno era un giornalista e ha lavorato tra la prima e la seconda guerra mondiale. Da bambino amavo sfogliare il giornale ed era il mio passatempo più bello. A 14 anni ho iniziato a scrivere per un piccolo giornale di quartiere a Firenze e dopo gli studi ho lavorato per il circo Moira Orfei dove ho curato la comunicazione. Iniziare a lavorare nella comunicazione è stata un opportunità straordinaria perchè ho avuto la possibilità di avere i primi contatti con i giornali e le radio locali.

Dov’è nata l’idea di lasciare l’Italia?

Ho lasciato l’Italia perchè era complicato trovare un lavoro stabile e ben retribuito. In Italia è tutto complicato per un giovane perchè lavorare nella posizione per cui hai studiato è difficile, ti trovi quindi a ricoprire mansioni non tue per andare avanti e ho iniziato a fare i conti con la realtà anche se avevo le idee ben chiare su cosa fare.

L’inizio in America com’è stato? Hai consegnato un curriculum? L’inglese dove l’hai imparato?

Sono stato incosciente a partire per gli Stati Uniti perchè avevo soltanto 2.000 euro in tasca; avevo un amico in Florida che aveva aperto un giornale per italiani, ma in realtà faceva la fame e proprio lui mi disse che potevamo a provare a realizzare un progetto americano, andai quindi in Florida e non capii ancora cosa erano l’America e gli americani. Mi ritrovai a convivere in una casa con tante altre persone anche se non avevo mai avuto coinquilini e dormivo in una stanza dove c’era soltanto un materasso. Il progetto con il mio amico non andò bene ma volevo realizzare il sogno americano anche se non avevo dimestichezza con la lingua inglese ma che ho dovuto migliorare nella vita ordinaria e in vari corsi. Ho iniziato a cercare lavoro come giornalista e un giorno ricevo una telefonata da Univisiòn dove mi chiedono di raggiungere la loro sede in Florida per fare un colloquio. La sede del telegiornale distava quasi tre ore da dove mi trovavo ma ci andai e mi chiesero di fare un servizio giornalistico in cui dovevo intervistare i passeggeri di ritorno dalla Turchia che aveva appena subìto un attentato, feci tutto da solo e in fretta, andò tutto bene e dopo una settimana mi chiamarono per dirmi che il lavoro era mio. Non so se è stata fortuna o altro ma lì e cominciato tutto.

Un’inchiesta durata due anni, parlane con noi:

Sopratutto in Florida arrivano immigrati da molti paesi davvero poveri come il Guatemala e quindi molti arrivano qui con la speranza di lavorare ma al massimo guadagnano 5 dollari al giorno. Quindi mi arriva una telefonata da un signore che mi dice che c’era un uomo che si fingeva pastore protestante e avvocato, dove ingannava queste persone dicendo che potevano avere un visto e lavorare ma purtroppo era tutta una truffa. Mando in onda il servizio in questione ed inizio a ricevere tante telefonate e messaggi simili a quella prima telefonata in cui mi dicevano le stesse ed identiche cose. Infine il falso avvocato è stato condannato ed il lavoro svolto ha fatto il giro del mondo.

Hai vinto l’Emmy Award nella sezione comunicazione e informazione investigativa, sei ormai un luminare e ti chiediamo quindi di raccontarci tutto:

Purtroppo era il periodo della pandemia globale e quindi non ho potuto partecipare alla cerimonia ma mi arrivarono molti messaggi in cui mi dicevano che ero tra i candidati all’Emmy, era tutto incredibilmente vero. Ero a casa mia a New York e partecipai da remoto, quando arrivò il momento della mia categoria e dissero che ero io il vincitore fù davvero una grande soddisfazione ma da una parte fù anche un po strano dopo tutto quello che avevo passato. Il premio è arrivato poi a casa mia in una scatola.

Prospettive per il futuro? Escludiamo un ritorno in Italia?

Mi piacerebbe ritornare in Italia anche se ormai qui ho una vita avviata bene. In Italia si vive molto bene ma se non ti mettono nelle condizioni per viverci diventa complicato.

Cosa ne pensi di Napoli?

Napoli la amo non solo perchè è una città straordinaria ma anche perchè è stata la città dove ho ritirato il mio visto per l’America. Con il circo sono stato tante volte a Napoli e l’ho visitata tutta, dai Quartieri spagnoli a Posillipo, è meravigliosa.

Consigli per i giovani italiani che non trovano lavoro o che non trovano la proposta di lavoro seria e stabile nonostante le grandi capacità dimostrate nei lavori precedenti e nonostante gli studi conclusi?

L’America ti concede la possibilità di riscattarti e concede ancora opportunità di realizzare il sogno americano, non guardano se sei uomo, donna o quanti anni hai ma attenzione però perchè anche qui è molto difficile l’inizio e ho visto molti che sono ritornati in Italia. Mi dispiace davvero molto che molti italiani sono costretti ad andare via dal proprio paese pur di lavorare ma ai giovani italiani consiglio di farsi bene prima due conti, di documentarsi legalmente e di valutare bene ogni proposta di lavoro prima di andare via dall’Italia.

Gianluca Madonna

Articoli recenti

Panico al mare: mamma e figlio trascinati al largo, hanno ignorato la bandiera rossa

Momenti di panico si sono vissuti ieri mattina, lunedì 14 luglio, in località Saline, a…

13 minuti fa

Auto si schianta a Piazza degli Artisti: sfiorata la tragedia, polemiche sulla sicurezza e la ZTL mancata

Momenti di paura si sono vissuti a Piazza degli Artisti al Vomero dove un'auto a…

1 ora fa

Lutto in provincia: è morto Lello Granata, era andato da poco in ferie: “Lavoratore e persona per bene”

Giugliano è in lutto per la prematura e improvvisa scomparsa di Lello Granata, figura amatissima dalla comunità locale. La notizia della…

4 ore fa

Lutto in provincia, scompare a 29 anni il giovane Riccardo

La comunità di Battipaglia e dei comuni della Piana del Sele è in lutto per l'improvvisa scomparsa di Riccardo Somma, un giovane…

18 ore fa

Ondata di caldo e temporali si abbattono sul paese: i prossimi giorni punte di 38 gradi

A partire da lunedì 14 luglio, l'Italia è nuovamente sotto l'influenza di un'alta pressione, che sta…

20 ore fa

Rapinato a Capri famoso barone e politico: aveva un orologio da 200.000 euro

Il Barone Ara Darzi, stimato membro laburista della Camera dei Lord del Regno Unito ed ex sottosegretario alla Sanità,…

21 ore fa
Sponsorizzato