Tragedia in via Foria: chi era Giovanni Scala morto nell’esplosione, si indaga sulle cause

Una tragica esplosione ha scosso via Foria, a Napoli, causando la morte di Giovanni Scala, 55enne stimato nel quartiere come “un uomo onesto e un gran lavoratore”. Scala ha perso la vita ieri, poco dopo le 19:00, mentre si trovava nel deposito di via Peppino De Filippo, annesso al ristorante “Da Corrado” dove lavorava come addetto alla pulizia delle cozze. La deflagrazione ha provocato il crollo del solaio, intrappolando l’uomo al suo interno.

Nonostante gli sforzi incessanti dei Vigili del Fuoco, che hanno scavato tra le macerie mentre i familiari disperati chiamavano il nome di Giovanni nella speranza che fosse ancora vivo, ogni tentativo di salvarlo è stato vano. Il corpo senza vita di Scala è stato recuperato troppo tardi. Le prime ipotesi sulle cause indicano una fuga di gas, probabilmente originata da alcune bombole presenti nell’immobile, un’ipotesi contestata però da Pietro, nipote dei fondatori del ristorante “Da Corrado”, che ha dichiarato: “Nel laboratorio arrivava il gas cittadino. Sono tutte cavolate. Non c’erano bombole al suo interno.”

L’esplosione ha causato ingenti danni all’edificio e ai nuovi locali del vicino ristorante “A Figlia d”o Marenaro”, entrambi noti in città per la zuppa di cozze. Oltre alla vittima, una donna che abitava al primo piano dell’appartamento sovrastante il deposito è stata salvata dalle macerie, essendo precipitata al piano inferiore. La donna è stata estratta grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco e di un residente, e trasportata d’urgenza prima al Vecchio Pellegrini per un’emorragia e poi all’ospedale del Mare, dove le sue condizioni restano gravi. Altre tre persone coinvolte sono state messe in salvo.