Per la morte di Chiara Jaconis, colpita alla testa da una statuina ai Quartieri Spagnoli mentre camminava con il fidanzato, c’è una svolta nelle indagini. La Procura di Napoli ha iscritto nel registro degli indagati due coniugi che abitano, insieme con due loro figli, uno dei quali non imputabile perché minorenne, nel palazzo dal quale sarebbe precipitato l’oggetto killer, del peso di circa due chilogrammi.
Secondo l’ipotesi uno dei bambini, sfuggito al controllo dei genitori, avrebbe fatto cadere la statuina. La coppia ha però negato di possedere quella statuina, che potrebbe essere un souvenir da viaggio. Ieri l’autopsia sul corpo della giovane per essere certi della causa del decesso. I funerali si terranno invece a Padova nella basilica di Santa Giustina.
Intanto la famiglia nega tutto e dichiara di essere vicina a quella della turista padovana, hanno fornito la propria collaborazione agli inquirenti, mettendo a disposizione la propria abitazione per i rilievi balistici, ma anche i propri pc e telefonini. «Nostro figlio non c’entra. È sbagliato coinvolgerlo in un evento tanto drammatico». Anzi. Secondo la loro ricostruzione, come riporta Il Mattino, il bambino non si è affacciato al balcone, né ha mai maneggiato quella statua
A distanza di cinque giorni dalla morte di Chiara, il quadro resta ancora complesso. Nessuno ha ammesso di aver posseduto la statua. Nessuno è disposto a venir fuori come proprietario dell’oggetto.
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