Agghiacciante l’ennesimo risultato dell’autopsia eseguita sul cadavere di Giulia Tramontano. La ragazza uccisa lo scorso 27 maggio con 37 coltellate dal fidanzato, Alessandro Impagnatiello, era stata avvelenata da mesi con del topicida.
Non riuscendo nel suo intento il compagno l’ha ammazzata accoltellandola e mettendo fine alla sua giovane vita e a quella del bambino che portava in grembo da 7 mesi, Thiago. Ha tentato poi di dare fuoco al cadavere in un box vicino all’appartamento di Senago, a Milano e, non riuscendo a bruciarlo, l’ha poi abbandonato in un campo poco distante da casa.
È questo il risultato della consulenza autoptica depositata oggi alla Procura di Milano che ha rivelato la presenza del veleno per topi sia nel “feto” che nel “sangue” della donna con un “incremento” della somministrazione “nell’ultimo mese e mezzo”. Dall’autopsia emerge anche che Giulia è morta dissanguata e che era ancora viva dopo ogni coltellata.
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