Un uomo di 68 anni è morto ieri, giovedì 12 gennaio, dopo aver ingerito diversi farmaci mettendo poi la testa in un sacchetto di nylon. Un vero e proprio dramma quello avvenuto in Abruzzo, a raccontarlo sono i colleghi de ‘Il Messaggero‘.
Siamo in provincia di Teramo: l’uomo stando a delle informazioni raccolte da chi lo conosceva bene aveva la preoccupazione di perdere il reddito di cittadinanza, unico sostegno economico che aveva la famiglia. Il corpo privo di vita è stato trovato da un agente della municipale.
L’uomo era un imprenditore edile, ma gli affari – per via della crisi economica – da una decina di anni andavano male: per un po’ di tempo – secondo quanto riferito dagli amici – arrangiava facendo dei piccoli lavori come elettricista. Il 68enne da tre anni percepiva il reddito di cittadinanza.
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