Un dramma della povertà è quello avvenuto al povero Renzo, rimasto vittima del generatore a gasolio che aveva comprato perché gli avevano staccato la corrente. Non riusciva più a pagare le bollette e così gli hanno staccato la luce a casa e lui ha cercato di rimediare come meglio poteva, trovando purtroppo la morte.
Erano due anni circa che gli avevano staccato le utenze staccate perché non riusciva a pagarle per problemi economici. Per illuminare la sua casa aveva rimediato con un generatore di corrente a gasolio. Nei giorni scorsi però qualcosa è andato storto e Renzo Maccapani è morto soffocato dalle esalazioni di monossido di carbonio.
L’uomo, dipendente del comune di Taglio di Po, in provincia di Rovigo, come operatore ecologico, è stato ritrovato morto da un collega che non lo vedeva arrivare. Secondo quanto riportano le forze dell’ordine pare che l’uomo abbia portato il generatore in casa a causa delle condizioni meteorologiche avverse. I fumi tossici però hanno intossicato Renzo che è stato ritrovato l’indomani privo di vita nella sua abitazione. La sindaca di Taglio di Po, Layla Marangoni, in segno di lutto ha annullato una serata teatrale prevista per domani sera. ”
Sensibile di carattere, ha sempre avuto un buon rapporto con i suoi colleghi di lavoro. Ha affrontato momenti particolari e difficili dopo la mancanza dei genitori”, si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale del Comune.
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