Il Consiglio dei ministri ha varato la manovra finanziaria e la legge di bilancio. Come promesso, sono stati apportati tagli e modifiche alla riforma del reddito di cittadinanza. Il rimo intervento ha riguardato la categoria degli ‘occupabili’, ovvero tutte quelle persone che sono in grado di lavorare.
Per loro il sussidio, già a partire da giugno 2023, sarà erogato soltanto per 8 mensilità invece che per 12. Nel frattempo dovranno partecipare a corsi di formazione volti all’inserimento nel mondo del lavoro. Un passaggio obbligatorio, altrimenti non si potrà più ricevere i soldi.
Sempre per gli occupabili vi sarà un altro limite: quello di non poter più presentare domanda per ricevere il reddito. Invece, a partire dal 2024, il sussidio sarà definitivamente cancellato. Al suo posto il governo promuoverà una nuova legge. Questa la nota del ministero dell’Economia:
“Manutenzione straordinaria del reddito di cittadinanza, che si avvia verso la sua abolizione, con un periodo transitorio nel 2023 con maggiori controlli sul fronte di chi lo percepisce e di chi riceve offerte di lavoro. Il reddito sarà abrogato il 1 gennaio 2024 e sarà sostituito da una nuova riforma. Previsto un risparmio di 734 milioni per il 2023. I risparmi di spesa finanzieranno un apposito fondo che finanzierà la riforma complessiva per il sostegno alla povertà e all’inclusione“.
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