Stanno destando scandalo alcuni cartelli apparsi al Policlinico di Napoli, nel reparto Oncologia. In un ospedale dove ai pazienti è stato tolto anche l’uso delle macchinette e nelle lunghe ore d’attesa non è possibile nemmeno consumare acqua. Sono apparsi così d aut giorno all’altro quando “qualcuno” ha deciso che fare il proprio lavoro è un’optional. Rispondere ai pazienti, tra l’altro fragili in questo caso, non è dovuto!
Come racconta l’edizione Napoli di Repubblica: “Sul bancone vetrato della sala d’attesa di una struttura clinica di Oncologia del Nuovo Policlinico. Università Federico II” ci sono due cartelli della vergogna. Sopra c’è scritto: “Si comunica ai pazienti che è severamente vietato domandare quante persone ci sono in lista prima del proprio turno”, un monito a non scocciare, a non chiedere quanto bisognerà attendere per avere le cure.
Il secondo, ancora più irrispettoso: “Inoltre si fa presente che l’orario di visita scritto alla prenotazione non ha valore e non sarà rispettato”. Come racconta Repubblica, i due avvisi sono Tati rimossi, ma adesso si cerca di capire chi ha scritto quegli avvisi agghiaccianti. Chi ha pensato che fare il proprio lavoro, fornire assistenza, dare informazioni, sia arbitrario? Quando ci sarà finalmente meritocrazia, licenziamento per chi non fa il proprio dovere?
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