Sono ancora tantissime le ombre sul tragico destino della piccola Elena Del Pozzo, uccisa dalla mamma in un campo a Mascalucia, vicino alla loro abitazione. La piccolina infatti non è stata uccisa in casa, come si è pensato inizialmente. E’ quanto emerge dagli accertamenti del Ris di Messina.
Nell’abitazione sono state ritrovate tracce di sangue, ma sono “da riporto” quindi ciò esclude che l’omicidio sia stato commesso in casa. Introvabile al momento l’arma del delitto che probabilmente è un coltello da cucina. Sequestrati anche i vestiti di Martina Patti, la mamma omicidio, per capire a chi appartengono con esattezza le tracce di sangue.
Resta confermato dunque, almeno per il momento, il racconto della donna che ha affermato di aver ucciso la bimba nella campagna e di averla poi seppellita in una buca dopo averla infilata in sacchi della spazzatura. Ha anche dichiarato di aver scelto quel luogo fingendo di portare Elena lì perché ci giocava da bambina. Nessuna traccia nemmeno del presunto complice di cui sospettano gli inquirenti.
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