Un ritratto di un boss in decadenza quello degli ultimi momenti in vita di Cosimo Di Lauro, il capo clan stagista che guidò la faida di Scampia contro gli Scissionisti del clan Di Lauro. E’ morto in carcere a Milano Opera, a 49 anni, pare per cause naturali in quanto al momento nulla è riconducibile a una morte per suicidio o una morte violenta.
Secondo le pochissime notizie, diffuse dal legale Saverio Senese e riportate dalle maggiori testate nazionali, Cosimo non era più in sé e già da anni si chiedeva una perizia psichiatrica. Ululava di notte, fumava anche 100 sigarette al giorno e non voleva lavarsi. Insomma al carcere duro, il figlio di Ciruzzo ‘o milionario ovvero Paolo Di Lauro, è morto in condizioni disumane.
Un fascicolo per omicidio colposo, aperto come atto “prudenziale” dal pm Roberto Fontana, porterà all’autopsia del corpo esanime. Cosimo sarebbe morto di notte in seguito al decadimento psicofisico.
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