Desta scalpore quanto accaduto in una scuola italiana: nelle chat delle maestre, un bimbo di 8 anni è stato paragonato alla gastrite. Il piccolo soffre di gravi patologie a cui si sono aggiunti il deficit dell’attenzione e l’iperattività combinata ad un disturbo positivo provocatorio.
“La gastrite quest’anno ha un nome e cognome“, questa la frase ingiuriosa trovata nelle chat delle maestre. La mamma del piccolo l’ha saputo grazie all’ausilio di una docente coscienziosa che le ha trasferito i messaggi che le insegnanti si scambiavano via WhatsApp. Il genitore ha spiegato all’Ansa: “Il mio bambino ha bisogno di essere integrato, non emarginato impedendogli di andare a scuola e di consumare pasti con i suoi compagni, per punirlo come accaduto“.
La mamma del bimbo di 8 anni ha spiegato che “Le insegnanti si mettevano d’accordo sulla versione dei fatti da riferirmi per far credere che il piccolo fosse un violento. Senza comprendere che ogni giorno combatte coi suoi fantasmi e le sue difficoltà causate dalla disabilità“. La donna si è messa in contatto con l’associazione napoletana ‘La battaglia di Andrea” che si batte per i diritti dei diversamente abili ed ha deciso di denunciare tutto alla Procura della Repubblica di Torino consegnando tutte le chat.
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