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L’esercito italiano si prepara alla guerra, circolare sul “warfighiting”: “Accelerare disponibilità operativa”

L’esercito italiano si prepara a combattere. Lo Stato maggiore dell’Esercito ha inviato ai comandi di vertice su personale, addestramento, impego e sistemi d’arma, una circolare in cui si invita “a seguito dei noti eventi” e “con effetto immediato” a porre in essere misure necessarie all’addestramento in caso di un cambio di scenario. Per ora il nostro esercito non è chiamato a entrare in guerra e quest’ipotesi potrebbe non verificarsi mai.

L’esercito italiano si prepara alla guerra, la circolare con tutte le direttive

Ma la circolare chiarisce che in questo momento c’è bisogno di un’attenzione maggiore: “Porre particolare attenzione nel valutare le domande di “congedo anticipato”, “in quanto in un momento caratterizzato dall’intensificarsi delle tensioni geopolitiche, deve essere effettuato ogni possibile sforzo affinché le capacità pregiate possano essere disponibili”.

Nella comunicazione, inoltre, si specifica che “il personale in ferma prefissata dovrà alimentare prioritariamente i reparti che esprimono unità in prontezza nei prossimi due anni e che tutte le unità in prontezza devono essere alimentate al 100% con personale ready to move, senze vincoli di impiego operativo, anche ricorrendo all’istituto del ‘comando’. Tale linea d’azione rappresenta una priorità”.

Tutte le attività addestrative, anche quelle dei minori livelli ordinativi, dovranno essere orientate al warfighting. In merito – si legge nella circolare – viene disposto il rinvio di tutte le esercitazioni che non siano specificamente indirizzate al mantenimento delle capacità operative rivolte alla prima e seconda missione. Ciascun reggimento di artiglieria deve essere addestrato a operare sia nel ruolo di supporto diretto che in quello di supporto generale”.

Si invita poi a una maggiore omogeneità delle forze: “Si rende necessario valutare la possibilità di affiliazione addestrativa/operativa dei battaglioni delle trasmissioni alle Grandi Unità. Occorre garantire maggiore omogeneità delle forze che contribuiscono alla condotta di operazioni, evitando per quanto possibile il frazionamento delle unità. Devono porsi in essere le attività necessarie ad accelerare la disponibilità operativa del 52 reggimento artiglieria ‘Torino’, dando priorità alle batterie semoventi, anche utilizzando le potenzialità formative/addestrative dell’8 rgt.art.ter. Pasubio”.

C’è poi una parte che riguarda i sistemi d’arma, la circolare del generale Pisciotta raccomanda di “provvedere affinché siano raggiunti e mantenuti i massimi livelli di efficienza di tutti i mezzi cingolati, gli elicotteri (con focus sulle piattaforme dotate di sistemi di autodifesa) e i sistemi d’arma dell’artiglieria”.

redazione

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