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Solo 20 persone alla manifestazione per il pescivendolo ucciso: “Non abbiamo più la forza di reagire”

La paura si mescola allo sconforto e alla rabbia. A Boscoreale, comune del Vesuviano, i volti dei cittadini sono ancora grigi e cupi, forse proprio rassegnati. Rassegnati a vivere nella paura, nell’incertezza e nello sconforto. Dopo il brutale omicidio del pescivendolo Antonio Morione, avvenuto fuori il suo negozio all’antivigilia, l’intera comunità cittadina resta nella morsa della paura.

La rabbia e la paura

Ieri, infatti, alla manifestazione per ricordare il pescivendolo ucciso, così come riporta FanPage, si sono presentati solo in 20, ma già da subito annunciano nuove mobilitazioni. Tra i presenti c’erano anche tanti volti noti della politica nazionale dal senatore Sandro Ruotolo al senatore e membro della commissione Antimafia Francesco Urraro e fino al parlamentare Gianluca Cantalamessa.

Dobbiamo vincere soprattutto contro un’assuefazione, siamo qui proprio per questo, portare una vicinanza e una testimonianza dove non arriva lo Stato” ha raccontato il senatore Urraro nel corso del sit-in per ricordare Antonio.

Ma la rabbia, tra i residenti, resta a capo fila. “Non abbiamo più la forza di reagire, perché ormai ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni”, spiega un giovane presente alla manifestazione.Noi le risposte le abbiamo, ma le istituzioni non ci ascoltano” chiarisce amareggiato un altro giovanissimo.

Quante altre vittime innocenti dovremo ancora piangere? – ha scritto, invece, solo a margine dell’omicidio il senatore napoletano Sandro Ruotolo che ieri era presente a Boscoreale – L’uccisione del commerciante Antonio Morione avvenuta ieri sera a Boscoreale, nel napoletano, ci lascia sgomenti, senza parole. Impressiona l’efferatezza e la violenza del gesto criminale. Antonio ha difeso, fino al sacrificio estremo della propria vita, il diritto al lavoro. Come allo stesso modo Maurizio Cerrato difese tragicamente a Torre Annunziata il diritto di sua figlia a parcheggiare l’auto in una strada pubblica divenuta ostaggio dei criminali. La camorra con la sua ideologia e cultura di morte è contro i diritti, contro la libertà, contro la vita”.

Foto Facebook: Sandro Ruotolo