E Vittorio Sgarbi, è sempre l’ultimo. Ops, arriva il giorno dopo…
Ancora una volta Generoso e Roberto Di Meo hanno fatto centro…Anzi Bingo! Il G20, uno sbadiglio. Meglio della Sala del Quirinale con ingessati politici e politicanti la magnificenza della corte sabauda della Reggia Venaria che risplende con il Gran Ballo Di Meo. Ribatezzato il G600 dove la G sta per Generoso.
Il Calendaro/cult compie 21 anni e diventa maggiorenne. Napoli e Torino “CAPITALI SI NASCE” in dialogo grazie ai legami d’arte fra le due città, entrambe capitali di regno. Vittorio Sgarbi firma la prefazione, Maurizio De Giovanni e Mario Martone presentano la Napoli borbonica. Squadra che vince non si cambia e Massimo Listri da 10 anni firma quello che è diventato il calendario cult con interventi di Mario Martone e Maurizio De Giovanni. Il cocktail nostalgico che mischia storia, cultura e mondanità funziona sempre.
Sul tappeto rosso della corte della reggia di Venaria davanti a giochi d’acqua mozzafiato il meglio dell’imprenditoria made in Italy e made in sud in gran rispolvero: l’archietetto Benedetto Camerana ( il nipotissimo di Gianni Agnelli), Arturo Artom, Amedeo Clavarino, Stefano Pierini, Francesco e Mimmo Tuccillo, Gigi Mingione, Olindo Preziosi, Giorgio Nocerino, Aldo Mignogna. Il maculatissimo principe Luca Pignatelli, versione predatore, con la sua preda catturata, Margaret Berg, bella da schianto. Black and red, i colori della caccia alla volper per Lady Donatella Viggiani.
Baciamani e inchini per le principesse reali Maria Gabriella di Savoia, Beatrice di Borbone e Elena von Hessen ( nipote di Mafalda di Savoia). Cani da caccia al guinzaglio, pelli maculate e artigli, frecce e plumage, colli di volpe e occhi di pavoni, per le bellissime, l’artista di origine serba Maria Djuric e l’ex Miss Italia Arianna Novaco, Barbara Lambrecht con Mahrez Souid, Annamaria Tuccillo e Rosita Puca, Angela Fittipaldi, un’opera d’arte vivente. Mentre “cornisti” in livrea rossa tirata a lucido davano fiato ai corni da caccia.
Chi scrive, indossava un abito lungo setoso verde bosco, con piume di struzzo fatto su misura dal più bravo di tutti, Antonio Riva. Il Covid ha fatto annullare la tappa l’anno scorso a Firenze: “Che bello ritrovarsi tutti qui, di nuovo” Generoso e Roberto alzano i calici del rosè con bollicine prodotto dall’azienda di famiglia in terra irpina.
Sponsor che vincono non si cambiano: Che bello ritrovare Giuseppe Colombo, in arte Gallo, le elegantissime calze in filo di Scozia, con motivi ispirati al calendario, sono un gentile omaggio. Posso solo immaginare che all cena quirinalesca dopo il dessert lì tutti a nanna, qui, serviti trionfi di mont blanc, sculture di gianduiotti ,Generoso e Roberto hanno aperto le danze. Finalmente, giù maschere e mascherine, si balla.
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