Novità per gli spostamenti interni tra regioni, in base al loro colore, e per entrare e uscire dal Paese (in Europa e nel mondo). Modifiche all’orario del coprifuoco con l’idea di limitarlo leggermente. Sono questi i temi sul tavolo del Governo.
Due argomenti sul quale l’esecutivo sta discutendo in vista del prossimo Dpcm. In particolare, a scatenare le polemiche, è stato il coprifuoco. Su quest’ultimo punto è possibile che il Governo lo accorci di un’ora, rendendolo effettivo a partire dalle 23.
Sugli spostamenti c’è invece l’idea di costituire una sorta di pass. Un certificato valido per consentire la mobilità interregionale anche tra territori in fascia arancione o rossa. I requisiti fondamentali potrebbero essere: aver fatto il vaccino, essere guariti dal Covid-19, oppure presentare un tampone antigenico o molecolare negativo effettuato nelle 48 ore precedenti al viaggio.
Queste informazioni potrebbero essere contenute in un certificato della Asl, in una autocertificazione firmata dal cittadino, all’interno del proprio tesserino sanitario o su una nuova tessera digitale sulla quale verrebbero caricati i dati richiesti.
“Credo che una riflessione sull’allungare di un’ora. Soprattutto consentendo la cena nei ristoranti all’aperto, possa essere una riflessione sulla quale approfondire. Credo che l’importante non è se si allungherà l’orario già dal 26 aprile o dal 1 maggio. L’importante è iniziare questa fase di riapertura, ridare speranza e fiducia ai nostri cittadini. Se l’allungamento dell’orario in cui scatta il coprifuoco arriverà una o due settimane dopo, non credo sia questo il problema. Credo che dobbiamo essere consapevoli che è iniziata una fase nuova“, lo ha dichiarato a Sky Tg24 il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.
Spostamenti tra regioni gialle
Dal 26 aprile cade il divieto di circolazione tra regioni gialle (le altre dovranno attendere il pass). Ci si potrà spostare liberamente anche per turismo, senza bisogno di presentare l’autocertificazione.
Gli spostamenti nelle regioni arancione
Nelle regioni arancioni resta il divieto di uscire dal comune se non per urgenza, lavoro e salute. Il motivo dello spostamento va giustificato con l’autocertificazione.
Gli spostamenti nelle regioni rosse
Nelle regioni rosse i limiti sono ancora più stretti. Si può uscire di casa solo per necessità, urgenza e salute e per andare nei negozi aperti. Non è consentito uscire dal comune se non per validi motivi e sempre con l’autocertificazione. Le regole cambieranno quando arriverà il lasciapassare del governo e si potrà entrare e uscire anche dalle regioni più a rischio.
Seconde case
Le regole sulle seconde case per ora non cambiano. Resta consentito andarci, anche in fascia arancione e rossa, a meno che la regione non abbia emesso ordinanze restrittive. L’abitazione di villeggiatura può essere raggiunta soltanto dal nucleo familiare convivente che ne abbia titolo di proprietà o di affitto prima del 14 gennaio 2021 ed esclusivamente se la casa è vuota. Non si può andare con amici e parenti.
I viaggi
La decisione non è stata ancora ufficialmente assunta, ma per ora il governo sembra intenzionato a conservare l’obbligo di quarantena di cinque giorni per chi rientra dai Paesi dell’Unione Europea e di 14 giorni per chi torna in Italia dai Paesi extra Ue.
Green pass europeo
Per consentire la ripartenza del turismo l’Europa sta lavorando a un «green pass» che consenta di circolare in sicurezza: sarà pronto il 1° giugno. Nel mese di luglio la tessera Ue dovrebbe essere pienamente operativa.
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