Si chiama Angela D’Ottavi, l’anziana di 100 anni, originaria e residente a Napoli, protagonista di un’incredibile fortuna. Colpita dal Covid è stata costretta a una lunga permanenza in casa, durante la quale ha scoperto di possedere un buono postale degli anni ’80.
Il buono fruttifero, emesso in data 24.10.1986 per il valore nominale di 50 milioni di lire fattole dal padre con la propria liquidazione, oggi ha un valore di circa 482mila euro. La donna quindi oltre ad aver sconfitto il Covid, è diventata anche ricca.
La nonnina non poteva immaginare che quel buono lasciato per anni sul fondo di un cassetto potesse arrivare a valere tanto. Inizialmente Poste italiane avevano effettuato un calcolo “al ribasso” ammontante a poco più di 200mila euro.
Dopo un più attento esame della giurisprudenza di merito e delle recenti decisioni dell’Arbitrato Bancario Finanziario, è emerso che l’importo dovuto era praticamente più del doppio di quello prospettato da Poste in quanto i tassi di interessi che devono essere applicati sono quelli stampati sul retro del buono e non quelli che si sono succeduti nel corso degli anni.
L’anziana donna, tramite l’Associazione Giustitalia che si occupa della riscossione di buoni postali e titoli di Stato ha deciso di agire per vie legali per la riscossione della somma. La donna, che non ha figli, vive con una badante, che da qualche tempo l’aiuta nelle mansioni giornaliere. Al termine delle procedure la signora D’Ottavi ha deciso che donerà parte della somma in beneficenza.
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