Sciopero nazionale della scuola e della Didattica a Distanza. Questa mattina anche a Napoli docenti e studenti sono scesi in piazza per aderire alla mobilitazione nazionale, che si sta svolgendo in 60 città Italiane. A gran voce genitori e insegnati chiedono la riapertura in presenza, in sicurezza e in continuità di tutti gli istituti scolastici, dal nido all’università.
La mobilitazione a Napoli si è tenuta in piazza Dante, nel cuore della città, dove già dalle 10 decine e decine di studenti e docenti si sono riuniti per manifestare. Oltre gli insegnati, questa mattina erano presenti anche tantissimi i bambini, i più colpiti dalla chiusura forzata delle scuole.
La mobilitazione è stata indetta da Priorità alla Scuola in concomitanza con lo sciopero proclamato dai Cobas, a cui ha già dato la sua adesione il Coordinamento Nazionale Precari Scuola. La mobilitazione nazionale chiede inoltre che una parte consistente del Recovery Fund sia riservata al rilancio della Scuola pubblica: servizi educativi per l’infanzia, Scuola dell’obbligo, superiori di secondo grado, dal nido all’università, il diritto allo studio deve essere tra le vere priorita’ del Paese; inoltre, si chiede di garantire un incremento della spesa pubblica annua portandola almeno ai livelli della media europea, pari al 5% del PIL.
Il primo urgente provvedimento di riforma – secondo i promotori – riguarda l’immediata riduzione del numero di alunni/e per classe, fissando un tetto massimo di venti, abolendo ogni possibilita’ di accorpamento per le classi successive. Si chiede che i finanziamenti del Recovery Fund siano utilizzati per il potenziamento di tutto il personale scolastico, con un piano di assunzioni e di stabilizzazione dei docenti precari, adeguamento degli spazi e degli edifici scolastici, con ripristino di vecchi edifici e realizzazione di nuovi.
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