Scampia

Giuseppe ucciso di botte a 7 anni, la mossa di Toni Badre: “Ero drogato”

Dopo la Procura di Napoli Nord e le associazioni in difesa dei diritti dei minori Cam Telefono Azzurro e Akira, anche Tony Essobti Badre, il 26enne ritenuto colpevole dell’omicidio del piccolo Giuseppe, il bimbo ucciso il 27 gennaio 2019 a Cardito (Napoli), con il suo avvocato Pietro Rossi, ha presentato istanza di appello avversa alla condanna all’ergastolo in primo grado che gli e’ stata inflitta dalla Terza Corte di Assise di Napoli, il 9 novembre 2020.

Nelle 46 pagine consegnate ai giudici, l’avvocato Pietro Rossi, chiede, tra le altre cose, il riconoscimento del vizio parziale di mente per il suo cliente, in relazione all’uso cronico di sostanze stupefacenti. Rossi ricorda che Badre anche prima di colpire a morte il piccolo Giuseppe e la sorellina, quella tragica domenica (il 27 gennaio 2019, ndr) per punirli perche’ lo avevano svegliato, si era finito di fumare una canna che lui stesso aveva lasciata nel posacenere la sera precedente. Inoltre, durante l’esame dell’imputato, rispondendo alle domande del sostituto procuratore, Essobti, confermo’ che solitamente, fumava 12-15 spinelli al giorno. Non solo. Disse anche che, nelle festivita’, consumava anche cocaina.

In sostanza, secondo l’avvocato Rossi, Tony Essobti Badre era in un perenne stato di dipendenza fisica e psichica determinato da una intossicazione cronica da stupefacenti. Per questi motivi, secondo l’avvocato, al suo cliente va riconosciuta una attenuazione della pena. Tra i punti battuti dall’avvocato Rossi nell’impugnazione, figura, tra l’altro, anche l’ora della morte del piccolo Giuseppe che, ricorda il legale, non e’ stata accertata con precisione e che, secondo i sul consulente, e’ da collocare piu’ in avanti rispetto alle stime rese note durante il processo.

Per questo motivi fa istanza affinche’ sia nominato un perito medico-legale che accerti con precisione questo dato, una richiesta formulata ai giudici di primo grado ma non accolta. Per Pietro Rossi, quella dei giudici di primo grado, e’ una sentenza “ideologicamente orientata e, come diceva Marx, l’ideologia e’ falsa coscienza”. “Dipinge – continua – un ritratto del mio assistito del tutto basato su valutazioni personali non aderenti ai dati processuali. La valutazione della responsabilita’ giuridica della coimputata e’ il segno tangibile di questa scelta processuale. Del resto anche l’istruttoria ed i provvedimenti emessi sono il sintomo di una ostilita’ che – ingiustificatamente – ha avuto riflessi anche direttamente sul difensore. In ogni caso tutti i provvedimenti sono stati impugnati dinanzi alle competenti autorita’ giudiziarie”. Rossi chiede anche la riqualificazione dell’omicidio volontario con l’omicidio con colpa cosciente oppure in omicidio preterintenzionale, l’esclusione delle aggravanti e il riconoscimento delle attenuanti generiche.

redazione

Articoli recenti

Napoli, doppia scossa di terremoto: tremano i Campi Flegrei

Doppia scossa di terremoto a Napoli, tremano di nuovo i Campi Flegrei dopo giorni di…

16 ore fa

Gigi D’Alessio a Disneyland Paris con i figli Francesco e Andrea e la compagna Denise

Denise Esposito ha pubblicato le foto di una giornata magica trascorsa con Gigi D'Alessio e…

19 ore fa

Duplice agguato a Napoli in due zone diverse, il bilancio è di quattro persone ferite: la situazione

Duplice agguato lo scorso giovedì pomeriggio a Napoli: al corso Secondigliano e in corso Amedeo…

19 ore fa

Tragedia in provincia di Napoli: bimbo trovato morto in culla

Sgomento e dolore a Ischia, in provincia di Napoli, per la morte di un bimbo…

21 ore fa

Rita, investita e uccisa a Napoli: i genitori donano gli organi, salverà delle vite

E' davvero una tragedia quella avvenuta all'alba di domenica mattina quando due ragazze giovanissime venivano…

21 ore fa

Agguato a Napoli: quattro colpiti in una sparatoria a Capodimonte

Momenti di paura a Napoli, nel quartiere Capodimonte. Come riporta il Mattino ci sarebbe stato…

1 giorno fa
Sponsorizzato