Napoli come Milano, verrebbe da dire. Come in una commedia dove i ruoli si invertono e da quel momento scattano tanti equivoci e battute. Eppure sono due giorni che la nebbia ha avvolto la città e non solo. Infatti, ieri, una fitta coltre del fenomeno atmosferico ha coperto il cielo dell’area flegrea: da Bacoli a Procida.
Come diceva il grande Totò, all’amico e altro mostro sacro di cinema e teatro Peppino – nel film capolavoro ‘Totò Peppino e la malafemmina‘ – “Come ha detto Mezzacapa? Quando c’è la nebbia non si vede? A Milano c’è la nebbia e non si vede!“.
Un modo straordinario e ironico per prendersi gioco dei soliti luoghi comuni. Del resto all’arrivo del capoluogo lombardo i due attori napoletani, vestiti come se fossero diretti in Siberia, furono accolti da un bel sole e un caldo soffocanti.
Ma torniamo al meteo. Perché a Napoli c’è la nebbia. Si tratta di un fenomeno atmosferico, così come riportato da Wikipedia, detto da avvezione: “si forma quando l’aria umida passa per avvezione, movimento orizzontale dei flussi d’aria sopra il terreno freddo e viene così raffreddata. Questo fenomeno è frequente sul mare quando l’aria tropicale incontra ad alte latitudini acqua più fredda. È anche comune il caso in cui un fronte tiepido passi sopra un’area abbondantemente innevata. È comune quando c’è molta differenza tra le temperature diurne e notturne, si dissolve non appena il sole, al mattino, comincia a scaldare l’aria“.
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