Edoardo Bennato, il rock come stile di vita e Bagnoli come la Bella Addormentata in attesa del suo Principe

Non è solo il cantastorie che dalla fine degli anni ’60 ci incanta con la sua chitarra e la sua armonica. Non è solo il rocker che ha sempre cercato di restare coerente con se stesso, nonostante le esigenze del mercato e dello show business. Non è solo il bluesman che con il nome di Joe Sarnataro e insieme ai Blue Staff, ci ha deliziato con i suoi riff.

Edoardo Bennato è tanto altro. È un cantautore e musicista che da Bagnoli è andato a urlare le proprie canzoni a San Siro (davanti a sessantamila persone, era il 19 luglio 1980) e al Montreux Jazz Festival (nel 1976), diventando il primo artista italiano in assoluto ad esibirsi su quei palchi prestigiosi.

Da sempre Bennato ha usato la musica, il rock, anche per fare in un certo senso politica. I suoi testi, mai banali, sono stati il manifesto di intere generazioni. Come colonne sonore di battaglie sociali che oggi come allora sono più attuali e importanti che mai.

Significa che, nonostante il tempo che passa, non cambiano le tematiche, i paradossi che ci circondano, in questa Italia sempre più “collodiana”, popolata da gatti e volpi, mangiafuoco e grilli parlanti, direbbe Bennato.

I corsi e ricorsi della storia‘, insomma, discorso che vale anche per il ‘suo’ genere musicale, perché il rock è uno stile di vita, non solo un genere musicale. La musica leggera serve per divagarsi, evadere, cercare di non pensare…e va bene così…assolve alla sua funzione. Il rock invece si nutre di tensioni, affronta problemi sociali e cerca, laddove è possibile, di scardinare convenzioni, false morali, pregiudizi…in fondo se a suo tempo, cadde la ‘cortina di ferro‘, lo si deve anche al rock.

Quello che possiamo definire uno dei più grandi rocker della storia italiana ha sempre avuto nel cuore l’eterna incompiuta, la tanto amata Bagnoli. Il quartiere dell’area Ovest di Napoli è come ‘La bella addormentata‘ che aspetta il bacio di un principe azzurro che la possa svegliare. Per ora, da trenta e più anni, a Bagnoli c’è il deserto…qualche ragazzo di buona volontà, di qualche comitato cittadino cerca, nel tempo, di affrontare i problemi che attanagliano l’ex area industriale di Bagnoli.

Lui stesso da decenni scrive ‘canzonette’ per almeno provare di porre quesiti all’opinione pubblica…addirittura in ‘Vendo Bagnoli‘, l’ex area industriale è stata messa all’asta…ma fino ad oggi, non si vede la luce in fondo al tunnel. Infine, una battuta sul famoso alter ego, Joe Sarnataro. Ci piace immaginare che quest’ultimo sia tornato in America ma può darsi che ritorni…magari con qualche nuovo blues.

redazione

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