A metà pomeriggio l’esplosione, poi la colonna di fumo visibile subito a centinaia di chilometri, poi ancora la fontana di lava che ha raggiunto in pochi secondi l’altezza di 50 metri e infine dopo qualche minuto la pioggia di lapilli, alcuni grandi più di 109 centimetri che hanno coperto Catania e i paesi etnei creando qualche disagio alla circolazione. Da mesi l’Etna non dava prova della sua straordinaria potenza che per fortuna oggi è stato solo “un esercizio di stile” senza danni a persone e cose.
L’eruzione dell’Etna e la conseguente caduta di cenere sull’aeroporto di Catania hanno portato alla chiusura dello scalo di ‘Fontanarossa’. La decisione e’ stata comunicata dalla Sac, societa’ di gestione dell’aeroporto. Cinque i voli, tra arrivi e partenze, previsti per oggi, cancellati o dirottati. Nessuna richiesta di soccorso ai vigili del fuoco di Catania in relazione all’eruzione dell’Etna. Lo precisano dal Comando provinciale. L’eruzione del vulcano ha provocato una pioggia di cenere e lapilli sui paesi etnei ma i vigili del fuoco spiegano che “al momento non si hanno notizie di danni a persone o cose”.
Lo spettacolo delle fontane di lava si è esaurito dopo poco più di un’ora intorno alle 18.10 ed ora rimangono due colate laviche che si dirigono nella desertica valle del Bove.L’unico grande disagio è stata la chiusura dell’aeroporto internazionale di Fontanarossa che ha sospeso la propria operatività per l’emergenza cenere lavica. Una decisione presa dall’unità di crisi dello scalo. “La colonna di fumo e cenere emessa dal cratere di Sud-Est è alta oltre un chilometro e il buio non consente di garantire la sicurezza dei voli”. Cinque i voli in arrivo e in partenza cancellati o dirottati su altri aeroporti.
Intanto il sindaco, Salvo Pogliese, “considerata la copiosa caduta” per “tutelare la pubblica incolumita’” ha firmato un’ordinanza che “vieta, temporaneamente, la circolazione dei mezzi a due ruote (cicli e motocicli), imponendo la riduzione della velocita’ di percorrenza delle automobili e degli autocarri a 30 Km orari come limite massimo in tutte le strade del territorio comunale”. Nell’ordinanza del sindaco, viene anche disposto di depositare la sabbia vulcanica eliminata dagli spazi privati dai cittadini in contenitori di piccole dimensioni, in prossimita’ dei cassonetti utilizzati normalmente per il conferimento dei rifiuti. Pogliese raccomanda ai cittadini “la massima prudenza e di limitare gli spostamenti ai soli casi di effettiva necessita’”.
“Il governo Musumeci chieda lo stato di calamità per i paesi Etnei – dice il segretario regionale del Pd Antony Brbagallo – Il vulcano è in piena attività e una intensa pioggia di lapilli di dimensioni fino a 10 centimetri sta investendo i comuni che si trovano in prossimità del vulcano”.Su gran parte della provincia di Catania è in corso una pioggia di cenere, ma anche di pietre grandi circa un centimetro. Lapilli e cenere rossa anche sul capoluogo etneo, ma la situazione più critica è a Mascalucia. Secondo il direttore dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Stefano Branca “l’evento non è assolutamente preoccupante e fa parte della normale attività del vulcano”. L’istituto in un comunicato ha sottolineato come “in questo momento è in atto un’attività dal cratere di Sud-Est con l’emissione lavica lungo la parete occidentale della Valle del Bove, dove attualmente il fronte lavico ha raggiunto la quota di circa 2000 metri sul livello del mare”.
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