E’ una storia assurda quella di F.R., un uomo di 88 anni originario di Benevento ma residente a Napoli. Viene ricoverato in ospedale, al Cardarelli di Napoli, lo scorso 19 novembre per un gonfiore agli arti inferiori , contrae il Covid e muore il 15 dicembre dopo un mese di degenza.
L’uomo, come racconta Fanpage.it, era risultato sempre negativo al virus Sars-Cov-2, ma ad un successivo esame, ai primi di dicembre, i sanitari avevano rilevato l’infezione che di lì a poco lo avrebbe ucciso. Dopo l’arrivo al Pronto Soccorso, l’uomo era stato qualche giorno in cura per i primi accertamenti presso l’OBI, poi il trasferimento il Cardiologia Riabilitativa. Il reparto è off limits per la situazione Covid e l’uomo si tiene in contatto con la famiglia attraverso il telefono. Dopo tre settimane la sorella apprende la positività al virus e il trasferimento nel reparto Covid. Il giorno successivo i familiari vanno in ospedale e hanno la conferma della notizia, ma vengono rassicurati dal personale medico sulle condizioni di salute dell’uomo. Dopo sei giorni il dramma, l’88enne contrae la polmonite e tre giorni dopo muore.
I familiari non ci stanno e hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica per chiedere di accertare quello che è successo e per capire in che modo il paziente sia stato contagiato proprio durante il ricovero in ospedale.
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