Nonostante la crisi di Governo è in arrivo il nuovo Dpcm che entrerà in vigore a partire dal prossimo 16 gennaio fino al 5 marzo. Ieri il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera, manca solo la firma del Premier Giuseppe Conte che potrebbe arrivare in queste ore.
In seguito è prevista un’ulteriore conferenza tra Stato e Regioni, mentre venerdì il Ministro della Salute Roberto Speranza firmerà una nuova ordinanza che in base ai dati epidemiologici, decreterà i colori delle varie regioni.
Proprio su questo tema, ci sarebbero alcune novità. L’Italia non sarà tutta gialla. Lombardia, Sicilia ed Emilia Romagna potrebbero diventare zona rossa, mentre Lazio, Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Puglia, Umbria, Marche, Piemonte, provincia autonoma di Bolzano e provincia autonoma di Trento, saranno arancioni.
Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, sarebbero le seguenti – punto per punto – le novità introdotte dal prossimo Dpcm:
Nel decreto è stabilito che, «fino al 15 febbraio 2021», «è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione». Il divieto vale anche per le regioni che si trovano in fascia gialla.
Per limitare gli incontri, nel decreto è stato stabilito di prorogare la norma che era stata approvata in vista delle festività natalizie. E dunque «in ambito regionale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi».
Attenzione: il governo ha stabilito che questo spostamento «può avvenire all’interno della stessa Regione, in area gialla, e all’interno dello stesso Comune, in area arancione e in area rossa», fatto salvo «quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti» (vedi il punto qui sotto). Questa norma vale dal 16 gennaio 2021 al 5 marzo 2021.
Resta la deroga varata con il decreto che ha preceduto il Dpcm di Natale: «Qualora la mobilità sia limitata all’ambito territoriale comunale, sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia». Anche questa norma vale dal 16 gennaio 2021 al 5 marzo 2021.
Il decreto istituisce una «fascia bianca», dove la liberta è quasi totale. I criteri stabiliti per entrare in fascia bianca sono: «Scenario di tipo 1 e con un livello di rischio basso con una incidenza settimanale dei contagi, per due settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti». Nel decreto è specificato che «l’eventuale successivo superamento dei parametri per il collocamento nello scenario di tipo 1 ha effetto, ai fini dell’applicazione di misure più restrittive, se il superamento perdura per almeno 14 giorni consecutivi». In area «bianca» non si applicano le misure restrittive previste dai Dpcm per le aree gialle, arancioni e rosse ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli — e possono comunque essere adottate, con Dpcm, «specifiche misure restrittive in relazione a determinate attività particolarmente rilevanti dal punto di vista epidemiologico». Anche questa norma vale dal 16 gennaio 2021 al 5 marzo 2021.
Il governo decide di ampliare la possibilità di far scattare l’ingresso nelle fasce che prevedono restrizioni e nuovi divieti. Secondo i parametri attuali si entra in fascia arancione con un Rt pari a 1 e in fascia rossa con Rt pari a 1,25. Si è però deciso che vanno in arancione «secondo la medesima procedura ed in presenza di una analoga incidenza settimanale dei contagi, anche le regioni che si collocano in uno scenario di tipo 1 e con un livello di rischio alto». In questo caso scatta la chiusura di bar e dei ristoranti e il divieto di uscire dal proprio comune. Sono aperti i negozi, i parrucchieri e i centri estetici.
Per tutto il periodo di durata del decreto è vietato andare nelle seconde case che si trovano fuori regione. Se si è residenti in una regione in fascia arancione è vietato andare nella seconda casa fuori comune. L’unica deroga riguarda motivi di urgenza , ad esempio la riparazione di un guasto oppure per recuperare oggetti o materiale indispensabile. Lo spostamento non deve trasformarsi in un trasferimento, dunque deve avere la durata necessaria a risolvere il problema.
Il consiglio dei ministri ha anche prorogato fino al 30 aprile 2021 lo stato d’emergenza. Lo stato di emergenza consente di agire in deroga su numerosi aspetti della vita pubblica grazie all’emanazione di Dpcm (i decreti della presidenza del Consiglio dei ministri, che non possono essere emanati se non in stato di emergenza) e ordinanze del ministro per la Salute. Lo stato di emergenza consente inoltre, sia ai dipendenti pubblici sia a quelli privati, di ricorrere allo smart working: allo scadere di questa situazione, le norme dovranno essere riviste. Le Regioni possono inoltre continuare a firmare ordinanze, ma devono consegnare le linee guida al governo: è dunque in funzione la «cabina di regia» alla quale partecipano i governatori proprio per seguire una linea comunque, sia pur differenziata a seconda dell’andamento della curva epidemiologica nelle diverse aree. Durante lo stato d’emergenza continua il monitoraggio settimanale effettuato dal ministero della Salute sulla base dei dati forniti dalle Regioni. Il monitoraggio consente di tenere sotto controllo la situazione dell’epidemia in Italia, calcola l’indice di trasmissione del coronavirus — l’Rt — sulla base del numero dei nuovi contagi, e analizza la tenuta delle strutture sanitarie e in modo particolare i posti liberi nei reparti Covid e quelli delle terapie intensive. Da ultimo, lo stato d’emergenza consente di prendere provvedimenti in grado di restringere l’ingresso nel Paese da parte di cittadini di altri Stati.
Francesco Totti diventa di nuovo papà? Le foto pubblicate dal settimanale Gente non lasciano dubbi.…
"La ruota panoramica presente sul lungomare Sandro Pertini sarà rimossa", è questa la decisione del…
Stefano De Martino si è reso protagonista di un episodio abbastanza divertente a Stasera tutto…
Trema ancora la terra ai Campi Flegrei. Nella notte di venerdì 24 maggio, una scossa…
La Rai conferma con una nota i rumors di queste ultime settimane. “Stefano De Martino…
«Pozzuoli la terra trema, la paura del Vesuvio» titola il servizio di Bruno Vespa. Una…