Marinella: “Chiedo scusa ma basta attaccare chi ama i clienti e prova a salvare un’azienda”

Aveva la voce piena di dispiacere e sono sicuro che se avessi avuto la possibilità di parlargli di persona gli avrei visto gli occhi lucidi. Maurizio Marinella si è dimostrato anche in questa occasione un signore nel descrivere quella che è stata la realtà dei fatti.

Oggi un servizio di una conosciuta testata giornalistica online ha pubblicato un articolo dove all’interno c’era un video. Protagonisti proprio Marinella e i suoi collaboratori. Il motivo del tanto scalpore è stato il seguente: il noto imprenditore e titolare di un brand famoso in tutto il mondo, ha aperto le porte del suo negozio ad un falso cliente nonostante fosse vietato dalle norme anti-covid.

Il finto acquirente ha telefonato il giorno prima al negozio per chiedere informazioni su come poter acquistare una cravatta. Ed è qui che è scattata la trappola nel quale uno dei collaboratori di Marinella è cascato: “Può comprarla online oppure venire qui e ‘aumma aumma’ la prende direttamente in negozio. In questo caso però non possiamo rilasciarle lo scontrino perché le casse sono chiuse“.

Il giorno dopo il misterioso cliente è entrato nella boutique della riviera di Chiaia con una telecamerina nascosta ed ha filmato l’acquisto. Ovviamente la cravatta, super scontata, è stata pagata in nero. “Sono dispiaciuto e mi assumo tutte le responsabilità. Il mio collaboratore è stato di sicuro ingenuo ma chiedo scusa“.

Maurizio Marinella

Ha esordito così Marinella chiamato dalla nostra redazione. “Ci ha chiamato questa persona ed è stata molto insistente – ha aggiunto l’imprenditore napoletano – per questo ci siamo comportati in questo modo. Poi come si può evincere dal video è evidente che non potevamo rilasciare fatture o scontrini e per questo la cravatta è stata venduta ad un prezzo super conveniente“.

Marinella ci ha tenuto a ribadire: “Ciò non toglie che qualsiasi accanimento contro chi è onesto ed ha sempre messo al centro del proprio lavoro i clienti debba essere trattato come il peggiore dei criminali. Sono solo uno dei tanti imprenditori che sta cercando di fare l’impossibile per salvare la propria attività e il futuro dei propri dipendenti“.

Si è trattato di una debolezza – ha affermato l’imprenditore – noi, soprattutto di questi tempi, cerchiamo di soddisfare i nostri clienti attivando molti servizi. Il negozio, così come si è visto nel video, è chiuso ma i nostri telefoni sono attivi e i miei collaboratori pronti ad accontentare i clienti. Abbiamo due laboratori completamente fermi, mi viene da chiedere a questo punto, se questi controlli così mirati ci sono per tutti gli altri commercianti“.

Infine, in merito all’ultimo Dpcm: “C’è una grande confusione, qui le istituzioni hanno un evidente problema di comunicazione. Quello che chiedo ma credo lo chiederebbero la gran parte dei cittadini e degli imprenditori, è maggiore chiarezza. Oggi non so quante telefonate – appunto – abbiamo ricevuto proprio perché le persone non avevano ben compreso se i negozi fossero chiusi o aperti“.

redazione

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