Panico al drive-in Covid di Giugliano (in provincia di Napoli) dove un uomo, armato di pistola, ha preteso di effettuare il tampone senza passare per la prenotazione obbligatoria. Al diniego dei sanitari ha portato la mano alla cintura con chiaro intento intimidatorio. Si è arreso soltanto quando ha capito che gli addetti non avrebbero ceduto e che erano stati già chiamati i carabinieri, allontanandosi prima che arrivasse la pattuglia.
L’accaduto è di circa dieci giorni fa, ma purtroppo non è un caso isolato, visto che si era già manifestato a Pozzuoli, quando i sanitari del drive in dell’Asl Napoli 2 Nord erano stati minacciati con un’arma da fuoco.
“L’Asl Napoli 3 Nord ha tre postazioni drive-in per effettuare i tamponi”, ha spiegato Fabio Guardascione a Fanpage.it . Il medico di USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) del casello di Giugliano ha continuato dicendo:”Ognuna fa poco meno di 700 tamponi al giorno. Questi due episodi sono i più gravi, ma le minacce e le aggressioni verbali sono all’ordine del giorno“.
Gli episodi di minacce ai sanitari nei drive-in ormai non si contano più. Tutte per lo stesso motivo: persone che non hanno effettuato la prenotazione, pretendono di svolgere ugualmente il test. Ma c’è anche chi, risultato ancora positivo, pretende di ottenere il ‘via libera’ ignorando le indicazioni Asl.
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