Covid, il dramma di Gianni Fiorellino: “Chiuso in casa da giorni”

Ha ricevuto il risultato di un test rapido che si è rivelato positivo al coronavirus. Per questo Gianni Fiorellino è in isolamento domiciliare dallo scorso 8 ottobre insieme alla sua famiglia. Ma c’è un problema: il cantante napoletano è ancora in attesa di fare il test del tampone.

Fiorellino si è sfogato raccontando la sua storia a Il Mattino: “L’8 ottobre ho fatto questo test antigenico in una struttura privata e mi hanno comunicato immediatamente l’esito positivo . Ovviamente, so perfettamente che si tratta di un esame solo indicativo, il cui esito deve essere confermato da un test molecolare, il famoso tampone, che l’Asl è tenuta a fare. Perciò mi sono messo in isolamento con mia moglie e i bimbi e ho chiamato immediatamente il medico di famiglia, che a sua volta ha chiesto all’Asl Napoli 3 Sud di venire a farci i tamponi“.

Hanno voluto sapere con chi ero entrato in contatto nelle ultime 48 ore, poi da lì è calato il silenzio – ha spiegato l’artista –. Per fortuna siamo asintomatici, ma io e mia moglie siamo molto preoccupati per i due bambini, che hanno uno e due anni e il più piccolo è anche immunodepresso”.

Gianni Fiorellino in isolamento

Ha continuato Fiorellino: “Ci ha chiamati la ditta della nettezza urbana per comunicarci che potevamo sospendere la raccolta differenziata e che non dovevamo più uscire fuori per lasciare i rifiuti, poi ha chiamato anche il Comune per accertarsi che la ditta ci avesse avvisati, ma la telefonata dell’Asl, quella più importante, non è arrivata. Così, stamattina sono riuscito ad avere un numero verde, dove, dopo un po’ di tentativi, mi hanno risposto che la richiesta di prelievo gli è arrivata, ma l’addetto ai tamponi opera tutti i giorni dalle 8 alle 11 del mattino. E, considerata la miriade di richieste che stanno ricevendo, temo che faremo prima a finire la quarantena e a dichiararci fuori pericolo da soli“.

Per sicurezza ho annullato tutti gli eventi in programma nei 15 giorni seguenti l’8 ottobre, ma il problema non può essere risolto in questo modo – ha concluso il musicista napoletano –. Sto ricevendo tantissimi messaggi da parte di persone che si trovano nelle mie stesse condizioni, ma non hanno la possibilità di farsi sentire. Anche per loro voglio dire che le cose non stanno funzionando, che lo Stato e le istituzioni ci stanno lasciando soli. Ci dicono di restare in isolamento per 15 giorni e poi la cosa finisce là, senza nessun controllo, senza che nessuno certifichi se davvero hai avuto il virus e se ne sei guarito veramente“.

redazione

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