Dignità e compostezza all’interno della chiesa di Santa Chiara dove questa mattina tantissime persone hanno voluto dare l’ultimo saluto a Giovanni, l’11enne che si è tolto la vita a Napoli. Una cerimonia vissuta nel silenzio e nel rispetto per il dolore della famiglia del piccolo.
Grande commozione durante l’omelia recitata da Padre Vincenzo De Gregorio che ha raccontato l'”amore infinito” che i genitori, il fratello e la sorella di Giovanni hanno provato nelle ultime ore che hanno anticipato la funzione funebre. Quest’ultima si è svolta nel pieno rispetto delle norme anti – Covid.
“Un bambino mette in pace tutti… Un bambino crea un’atmosfera che non ammette lacerazione…Il bambino vuole essere nutrito, lavato accarezzato… Non è cresciuto Giovannino in un modo tutto suo, affrontava la neve sciando, il mare nuotando con intelligenza acuta, era solare…Un bambino normalmente felice.
Ieri sera Giorgia e Paolo mi hanno parlato di Giovanni nella sua cameretta, c’erano le immagini che lui aveva scelto gli tenessero compagnia…Intorno al lettino dove dormiva. In quella cameretta ieri sera tutta la famiglia era stretta tutto con tutti… Avevo il timore di respirare per non invadere quel clima di amore infinito.
La mamma ha usato un’immagine per raccontare questo evento…Vento in poppa e vela a farfalla, una situazione in cui bisogna evitare di sbandare…Quel vento è Giovannino…Quella barca rappresenta tutti noi…
Ci siamo sentiti tutti sbandati nell’apprendere la lacerante notizia della morte di Giovanni. Spiritoso, curioso e amante della natura. Il rispetto che dobbiamo a un bambino impone a tutti di tacere e attendere le risposte, solo quando ci sarà una risposta alla domanda perché…Ammesso che possa essere trovata.
La messa che stiamo celebrando scolpisce nella nostra mentre una parola ‘memoria’. Questa mattina stiamo vivendo il moto che viene da dentro…L’emozione che si può vedere per i nostri occhi ma non si può misurare, ma c’è…Il salmo ci ha detto nelle tue braccia, Signore, il dono tranquillo e sereno…
Giovannino tu oggi sei per noi con Gesù, il bambino che racchiude in sé il senso della vita…Dono, grazia, luce…Tu che sei una presenza non diventerai mai un ricordo… Papà e mamma, Marco e Marina.
Dovranno portare con sé il prima e il dopo…Tutti loro che ti amano, tutti noi che siamo consapevoli dopo quello che accaduto con quello sgabello davanti al davanzale…Pensiamo all’uomo che si è manifestato nel mondo del dio.
La tua memoria possa essere costante e presente, affinché le nostre vite non siano fredde e i ricordi impersonali…Forse, Giovannino, caro ci hai dato una bella scossa…Tutti ti diamo un bacio piccolo nostro.. Mentre nelle braccia di Dio stai come un bambino svezzato e sereno. Un dolore che si taglia con coltello“.
Una lunga fila di persone perse nel silenzio e nel proprio sguardo attonito e colmo di dolore. Rispettosi del distanziamento sociale e con in viso la mascherina, uomini e donne hanno voluto dare l’ultimo saluto all’11enne che si è tolto la vita in questi giorni a Napoli.
I funerali del piccolo Giovanni sono stati celebrati questa mattina presso la chiesa di Santa Chiara al centro storico. Presenti mamma Giorgia, papà Paolo e il fratello Marco. Palesemente commosso Padre Giovanni Paolo Bianco durante l’omelia. Tanto l’affetto e la solidarietà per una famiglia spezzata da un dramma che ha caratterizzato, purtroppo, le cronache cittadine.
Sulla vicenda ci sono indagini in corso. Gli inquirenti stanno cercando di comprendere quale possa essere stato il motivo di tale gesto. Si sta seguendo la pista dei ‘giochi horror’ che tramite i social adescano i più giovani, vittime di una trappola dalla quale è difficile uscire.
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