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Coronavirus Napoli, virus in fabula: una battaglia vinta con la giusta distanza

Il reparto Rianimazione del Cotugno di Napoli si svuota, niente più malati Covid-19. L’ospedale napoletano merita un plauso generale per come è riuscito a fronteggiare l’emergenza coronavirus. Un grande risultato per la Sanità campana che non è affatto scontato visti i molti anni di commissariamento e tagli ai bilanci delle aziende ospedaliere.

Un personale competente e attrezzature adeguate hanno contraddistinto il lavoro del Cotugno contro il Covid- 19. Oggi, sono sempre meno i casi di positività, tanto che l’ospedale non ha più pazienti Covid-19 in Terapia Intensiva. Ha vinto la sua battaglia attraverso un approccio del tutto originale: si è partiti da un contagio dilagante per arrivare ad una guarigione completa in tale presidio. Un riconoscimento speciale va ai medici del Cotugno, che si sono particolarmente distinti nello svolgimento del loro prezioso lavoro durante l’emergenza sanitaria. I medici napoletani, sono stati i primi a donare gli anticorpi, cercando di portare guarigione agli altri contagiati, con la terapia basata sul plasma dei guariti. Il nosocomio è stato anche elogiato dai media internazionali per la gestione dell’emergenza sanitaria.

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La struttura è diventata così, un modello nella cura e nel trattamento dei pazienti affetti da Covid-19, con un sistema di sorveglianza in tutte le aree, un percorso automatico di sanificazione e attrezzature fornite a personale medico molto avanzato. Napoli, raccontata con onestà attraverso l’azione di medici, infermieri ed operatori sanitari, anche in questa condizione di emergenza virus, conferma inventiva, altruismo e generosità al suo popolo così speciale.

#Tuttoandràbene è stato l’hashtag utilizzato per sconfiggere questa bruta battaglia. Il verbo che si coniuga al futuro, ha agito da subito, soprattutto in questa realtà partenopea. Niente di che, una piccola medicina dell’anima, un integratore emotivo per le difese immunitarie. Un placebo, forse, ma in certi momenti serve anche quello. «Siamo partiti presto e abbiamo reagito correttamente» riflette –Rodolfo Conenna, direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera dei Colli che riunisce Cotugno, Santobono e Monaldi. Resistiamo, resistiamo ed ancora… resistiamo! Resistiamo a qualsiasi tipo di intemperie, e custodiamo l’auspicio (#celafaremo), come un dono prezioso. Un elogio alla nostra città che è riuscita a cavare il coraggio dal sole. Napoli è da sempre una città che brulica di vita e di storia, che ha avuto un passato grandioso ed ha ancor oggi, energie non solo per partecipare ad un futuro, ma anche per precederlo. Perché, come direbbe Johnn Lennon: “Alla fine tutto andrà bene. E se non va bene, significa che non è ancora la fine”.

di Cristina Siciliano 

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