La Corte di Appello di Roma ha confermato la confisca dei beni per un valore complessivo di oltre 22 milioni di euro nei confronti dell’imprenditore Vincenzo Zangrillo, ritenuto vicino al clan camorristico dei casalesi.
Nel marzo 2018, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Latina, accogliendo la proposta del direttore della DIA, aveva già confiscato il suo patrimonio nelle province di Latina, Frosinone, Napoli e Isernia, e provveduto a sottoporlo anche alla misura della sorveglianza speciale di P.S. per tre anni.
Con un passato da carrozziere, nel corso degli anni, Zangrillo ha fatto registrare un’improvvisa e ingiustificata espansione economica, affermandosi come imprenditore in diversi ambiti commerciali, divenendo titolare, direttamente e indirettamente, di numerose società operanti nei settori del trasporto merci su strada, del commercio all’ingrosso, dello smaltimento di rifiuti, della locazione immobiliare e del commercio di autovetture.
Dramma la scorsa domenica mattina a Castellammare, in provincia di Napoli dove a seguito di…
Non ce l'ha fatta la 41enne rimasta ustionata dal barbecue a San Giorgio a Cremano,…
Carmine Recano si è sposato lo scorso sabato 25 maggio presso il Castello di Acerra.…
Stefano De Martino è finito di nuovo al centro del gossip, ma questa volta per…
Tragedia sull’asse mediano direzione Lago Patria, all’altezza dell’esercizio commerciale “Gloria” per la segnalazione di incidente…
Nuovo sciame sismico nella notte nell'area dei Campi Flegrei. A partire dalle ore 02:58, l’Osservatorio…