Questa mattina si sono tenuti i funerali di Pasquale Apicella in una chiesa evangelica di Secondigliano. Si sono susseguiti i ricordi dei colleghi, le lettere delle due sorelle, dei cugini e l’intervento del questore Giuliano. Tre pastori hanno celebrato il rito.
Presenti, infatti, le massime cariche dello Stato: il ministro dell’Interno Luciana Lamorghese, il capo della Polizia Franco Gabrielli, il questore di Napoli Alessandro Giuliano, il prefetto Marco Valentini, il sindaco Luigi de Magistris e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. La cerimonia è stata intervallata da canti e ricordi, un modo per omaggiare la memoria di chi ha pagato con la vita il suo amore per la Patria.
“Quello che è accaduto a nostro fratello Pasquale ci testimonia che manca ancora l’amore per il prossimo in questa umanità, l’egoismo e la malvagità a volte sono sovrani”. Lo ha detto il pastore evangelico Christian Parisi del Ministero cristiano di Secondigliano, aprendo il rito funebre. “In una situazione critica come quella che la nostra nazione sta vivendo – ha aggiunto – e in cui tutti abbiamo fatto sacrifici, come uomini abbiamo sperato che si fosse sviluppato l’amore per il prossimo, una soluzione per questa umanità che purtroppo amore non ha. Signore in questi momenti difficili non ci resta che sperare in te”, ha concluso.
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Uno dei preti intervenuto durante la cerimonia ha espresso tutta la sua vicinanza : “Il mio compito non è semplice, è quello di orientare, di far capire il rito che stiamo celebrando (…) Questa mattina dobbiamo dare un messaggio di speranza, Lino non è morto, è morta la sua esistenza terrena. La sua vita, la sua anima, il suo cuore batte ancora. Diciamo un arrivederci al nostro fratello Lino, la moglie farà i conti con i figli che crescono, con i ricordi, con le notte insonne. Questa è una realtà, ma c’è una realtà più grande, quella dell’amore di Dio. Il nome di Lino è scritto oltre, il suo nome è scritto nel libro della vita la su (…). Famiglia Apicella Dio vi benedica con tutto il nostro cuore, continueremo a pregare per voi, stringendovi con l’affettuosità di essere fratelli di Cristo, non perdete questa speranza, non la fate venir meno, non sono nostre parole, non sono le mie, sono universali, eterne e valgono per tutte le religioni cristiane del mondo. Che queste parole siano per voi un conforto. Il signore un giorno ci farà abbracciare a tutti quanti”.
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Le sorelle Luisa e Nella hanno affidato a una lettera il loro ricordo: “A nostro fratello Lino non sappiamo da dove iniziare, tra noi esisteva l’amore. Hai sempre detto che noi tre assieme eravamo una forza (…). Fratello nostro per noi questo è un dolore immenso, parlavi con i tuoi nipoti di voler costruire un’armatura, ma non sapevamo che la stavi creando per noi. Ci manchi fratello nostro, nulla potrà colmare il vuoto che ci hai lasciato. Questo non è un addio, ma è un arrivederci, perché ci rivedremo e ci aspetterai con il tuo sorrisone (…)”.
Il ricordo di un collega: “Ho incontrato in questi anni una persona molto bella, perché la sua vita era una vocazione, verso la famiglia, verso la divisa, verso di te Giuliana”
Il questore Giuliano è intervenuto nel corso della cerimonia per omaggiare il sacrificio di Pasquale Apicella: “La Polizia di Stato si stringe a voi, nulla e nessuno potrà darvi ciò che avete perso, sappiate che non sarete mai soli. Non ho avuto modo di conoscere Lino, ma ho ascoltato le parole di chi li conosceva (…). Quando i tuoi figli saranno grandi, raccontagli che era felice perché amava il lavoro. Dì loro che sono figli di un eroe, un’eredità che consentirà loro di non piegare mai la testa (…). Caro Lino noi non lasceremo sola la tua famiglia”.
“Dove sta Dio quando un uomo ha la peggio è muore?”, ha detto uno dei preti nella conclusione della Cerimonia. “Anche l’uomo di legge che è lì, che ha osservato tutto quello che sta succedendo, alla fine farà questa grande liberazione. Continuiamo ad amare, ad avere pietà di chi fa altre scelte, l’amore di Dio è quello che ci dà la forza”. Il feretro è poi stato accompagnato fuori dal suono delle trombe e dal saluto militare dei colleghi presenti.
La moglie, sorretta da alcuni familiari, ha lasciato la Chiesa e seguito in auto il carro funebre. Applausi e lacrime all’uscita del feretro.
Il video in diretta dell’uscita del feretro
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