Quella di stasera non è la mia Napoli

Faccio una doverosa premessa. Napoli in questi oltre 50 giorni di quarantena si è comportata benissimo. È stata la città modello, ha risposto con i fatti all’eterna è ormai noiosa diatriba tra nord e sud.

Prima in tutto, nella ricerca medico scientifica, nella solidarietà. Ma il diritto di cronaca mi spinge a non tacere davanti a quello che ho visto stasera con i miei occhi sul lungomare “liberato” di Napoli. Tanta ma tanta gente in strada. Tutti corridori residenti nelle vicinanze (mi chiedo) con e senza mascherine al seguito. Sembrava quasi una maratona. Ma non solo. Gruppi di persone che passeggiavano tranquillamente tra gli amanti del jogging. Un assembramento insomma, per essere più diretti. È così non va per niente bene. Questa pandemia ci ha insegnato tante cose soprattutto che la salute di tutti noi viene prima di ogni cosa.

Quella che ho visto stasera non è la Napoli che ho ammirato in questi due mesi. Tutti noi siamo stanchi e abbiamo bisogno di riprenderci la nostra vita, di riabbracciare i nostri cari ma non possiamo permetterci di vanificare tutto i nostri sacrifici. Ragazzi state a casa! Ancora per un po’.