Tre metri di distanza tra un ombrellone e l’altro e poi barriere di plexiglass. E anche, accessi scaglionati e igienizzazione dei locali comuni. Così potrebbero essere le nostre vacanze al mare quest’estate.
Diverse le associazioni balneari che stanno lavorando ai primi progetti in piena emergenza Coronavirus. Già progettate da alcune aziende che si sono messe a disposizione delle categorie del turismo proponendo le stesse barriere che vengono installate nei supermercati a protezione delle casse. Non solo ombrelloni e sdraio isolati dal plexiglass. Per gli operatori turistici è facile prevedere una marea di prescrizioni per ciò che concerne l’igiene: dall’accesso scaglionato alla spiaggia, all’installazione di dispensare d’igienizzante nei bagni, al bar, negli ex spazi comuni, alle docce. Senza dimenticare la necessità delle mascherine per stare all’aria aperta, la possibilità di scaglionare gli accessi in base alla fascia d’eta e la prenotazione obbligatoria prima dell’accesso agli stabilimenti balneari.
D’altraparte il sottosegretario al Mibact, Lorenza Bonaccorsi, con delega al turismo, è stata chiara: “Andremo al mare questa estate. Stiamo lavoriamo per far sì che possa essere così. Ci stiamo lavorando – ha spiegato a Rainews – dal punto di vista degli atti amministrativi necessari per gli stabilimenti, immaginando una serie di normative prese con il comitato tecnico scientifico, che contemplano l’ipotesi di un distanziamento”.
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