Il Governo ci sta pensando da tempo. A spingere ma in modo diverso, sono entrambi i partiti di maggioranza. Il Movimento 5 Stelle che vorrebbe una sorta di Reddito di cittadinanza bis, il Partito Democratico che invece vorrebbe semplicemente apporre una modifica al Decreto ‘Cura Italia‘.
Modi diversi per lo stesso obiettivo, garantire un reddito di emergenza anche a chi ha perso qualsiasi tipologia di guadagno a causa dell’emergenza dettata dal coronavirus. Cittadini che hanno perso lo stipendio, la pensione, la disoccupazione e anche chi lavorerebbe in nero.
Una platea di circa 3 milioni di persone ai quali il Tesoro vorrebbe destinare i 600 euro di bonus. Un provvedimento da circa 2 miliardi di euro. Un’altra idea era quella di fissare il benefit sui 500 euro per poi prevederne altri 280 per chi dovesse pagare un fitto.
Un importo totale che si avvicinerebbe a quello massimo previsto dal Reddito di Cittadinanza, definizione che non è piaciuta al Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri che ha preferito parlare di Rem, Reddito di Emergenza.
Ad erogare gli assegni potrebbe essere sempre l’Inps. Un’altra ipotesi è anche quella di far rientrare in questa forbice di utenza, coloro i quali posseggono una seconda casa. Tutte soluzioni che il Governo metterà nero su bianco in vista del mese di aprile.
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