E’ ricoverata in via precauzionale al Policlinico di Verona un’addetta dell’albergo dove ha soggiornato una notte la coppia cinese contagiata e attualmente in prognosi riservata allo Spallanzani di Roma. Colpita da febbre mentre era a casa; la donna è stata portata in isolamento per essere sottoposta ai test assieme ai due figli, come prevedono i protocolli ministeriali. A chiamare i medici è stato il marito della donna preoccupato per la febbre alta della moglie. Si tratta una cameriera addetta alla pulizia delle stanze ed è dipendente di una cooperativa esterna all’albergo veronese. I due figli hanno manifestato sintomi riconducibili all’influenza stagionale, e sono in isolamento a casa. È quindi probabile che possano essere stati loro a trasmettere la malattia alla madre, anche se comunque sono scattate le misure ministeriali. L’altro dipendente dell’esercizio ricettivo che aveva avuto contatti con la coppia cinese non ha accusato, al momento, alcun sintomo.
Restano stabili invece le condizioni della coppia cinese ricoverata allo Spallanzani a Roma. Marito e moglie, hanno superato la notte e sono ancora in terapia intensiva dopo che ieri le loro condizioni si erano aggravate.
“I due turisti attualmente ricoverati sono in condizioni clinicamente stabili. Come può accadere per qualunque forma di infezione virale, la polmonite può essere molto subdola e aggravare le condizioni». A dirlo è il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, in merito alle condizioni dei due pazienti cinesi che hanno contratto il coronavirus ricoverati allo Spallanzani. «Lo Spallanzani – aggiunge – è un centro di eccellenza, e non lo dico io credo lo dica la storia dell’ospedale, ogni giorno viene dato un bollettino con l’aggiornamento delle condizioni dei pazienti. In questo caso il trattamento è massimo e c’è un team di sanitari che ci aggiorna in tempo reale”.