Tradizioni

Napoli, disastro Adl-Ancelotti e le lacrime di coccodrillo dei calciatori: ecco i motivi del fallimento

Era tutto già deciso da giorni. Quella contro il Genk sarebbe stata l’ultima partita di Carlo Ancelotti come allenatore del Napoli. E infatti ieri, in tarda serata, nonostante le dichiarazioni del post partita di Re Carlo, è arrivato l’esonero del tecnico emiliano.

Oggi, nel leggere le diverse reazioni rispetto a questa vicenda, viene un pò da sorridere. Il Napoli come società ha dimostrato di non essere in grado di gestire determinate situazioni. Troppe le incognite non risolte in estate e trascinate mal volentieri fino a dicembre.

Un mercato incompleto, dei rinnovi ancora da ufficializzare, il rapporto da un pò di tempo teso con la piazza. Anche Ancelotti non è innocente, nonostante sia stato l’unico a pagare (nel calcio è così). L’allenatore non ha saputo gestire il gruppo dei ‘senatori’, ha esasperato il turn over senza dare un’anima alla squadra, ha voluto plasmare una rosa a sua immagine e somiglianza senza avere i calciatori adatti.

Errori tecnico-tattici che hanno dato dimostrazione sul campo di avere conseguenze negative. Finché non si è arrivati all’ammutinamento, ai ritiri, al silenzio stampa, alle belle prestazioni in Champions e a quelle opache in campionato. In tutto ciò Ancelotti ha predicato serenità verso l’esterno senza calmare la tempesta interna al proprio spogliatoio.

E i calciatori? Bhè, hanno regalato l’ultima vittoria al loro ex allenatore, l’hanno salutato con abbracci affettuosi e poi hanno scritto messaggi d’affetto sui propri profili social (probabilmente, per contratto gestiti dalla SSC Napoli). L’ hanno fatto anche i ribelli, a partire da colui che indosserebbe la fascia da capitano, Lorenzo Insigne, fino ad Allan protagonista di una lite con il figlio del Presidente (e ancora oggi non è chiamo come sia stato possibile che Edo De Laurentiis sia potuto scendere negli spogliatoi a fare quello che si dice abbia fatti).

Lacrime di coccodrillo o pentimento? Non si sa, lo scopriremo nelle prossime settimane. Ci renderemo conto di alcune cose osservando il lavoro del prossimo tecnico che salvo sorprese sarà Gennaro Gattuso. Quest’ultimo è un allievo di Ancelotti, predilige il 4-3-3 e darebbe ampio spazio ai calciatori. Ma ‘Ringhio ha anche un carattere e un carisma importanti, caratteristiche fondamentali per risvegliare un gruppo assuefatto.

redazione

Articoli recenti

Gigi D’Alessio mostra la figlia avuta con Denise: “E’ proprio uguale a me”

Ha poco più di una settimana, ma mamma e papà sono orgogliosi della loro piccola…

10 ore fa

Napoli, ondata di calore: prorogata allerta per i 40 gradi, fino a quando farà caldissimo

Il Centro funzionale della Protezione Civile della Regione Campania, in considerazione del quadro meteo in…

16 ore fa

Il dramma di Leopoldo Mastelloni: “Ho pensato al suicidio, non ho soldi ho il frigo vuoto”

Sono drammatiche le parole di Leopoldo Mastelloni, attore cantante e regista napoletano intervistato dal Corriere…

19 ore fa

Giallo nel Napoletano, ragazza trovata morta in un dirupo dal fidanzato: autopsia in corso

Questa mattina a Barano d'Ischia è stata trovata morta una donna nella zona del Vatoleire,…

20 ore fa

Stella, morta a 6 anni per un terribile male: “La tua mamma ti faceva registrare dei messaggini”

E' dolorosa la notizia della morte della piccola Stella. La bambina è morta a soli…

21 ore fa

Tragedia in mare nel Napoletano, ragazzo annega: ritrovato coro in spiaggia

Tragedia in mare ad Arco Felice nel tardo pomeriggio di domenica. In acqua è stato…

23 ore fa
Sponsorizzato