Ergastolo per Marco Di Lauro. E’ la richiesta del procuratore generale della Corte di Appello di Napoli, Carmine Esposito, per l’omicidio dell’innocente Attilio Romanò, ucciso il 24 gennaio 2005 in un negozio di telefonini, dove il 29enne lavorava, per uno scambio di persona.
Marco Di Lauro, arrestato lo scorso marzo 2019 al termine di oltre 14 anni di latitanza, è accusato di essere il mandante di quella spedizione di morte che aveva come obiettivo Salvatore Luise, nipote di uno dei boss degli Scissionisti Rosario Pariante. Di Lauro jr o “Luca”, così come si faceva chiamare durante la sua latitanza, era già stato condannato all’ergastolo sia in primo grado che in Appello, poi nel 2015 la Cassazione annullò la condanna disponendo un nuovo processo di secondo grado.
Per l’omicidio Romanò è stato condannato in via definitiva all’ergastolo Mario Buono, detto topolino, mentre ha deciso di pentirsi Vincenzo Lombardi, l’altro killer. Di Lauro jr al momento sta scontando una condanna definitiva a 11 anni e 2 mesi di reclusione per 416 bis
Pasta asciutta e pistacchi: l’ultimo pranzo di Marco Di Lauro, tradito da un omicidio passionale
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