Una settimana prima di essere ammazzati a bruciapelo all’interno della Questura di Trieste, i due agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego sono stati protagonisti di un delicato intervento, ovvero quello di convincere un minorenne a non togliersi la vita.
Lo rende noto il questore Giuseppe Petronzi in una intervista rilasciata al TgRegionale del Friuli Venezia Giulia. Il capo della polizia di Trieste ha rivelato l’intervento che, proprio per la delicatezza del fatto, non era stato reso noto. Petronzi ha raccontato della segnalazione di un ragazzo su un ponte impegnato in “un’azione inequivocabilmente” tesa a compiere un gesto estremo e che Rotta e Demenego “sono stati estremamente reattivi” manifestando nei confronti del quindicenne una “estrema delicatezza”. Dapprima gli hanno parlato poi sono riusciti ad avvicinarlo e a dissuaderlo.
Intanto proseguono le indagini per ricostruire quanto avvenuto nel pomeriggio del 4 ottobre all’interno della Questura di Trieste dove Alejandro Augusto Meran, 29 anni, ha ucciso i due agenti dopo aver sfilato a Rotta la pistola d’ordinanza. Secondo quanto emerso finora il domenicano affetto da disturbi psichici ha usato entrambe le pistole di ordinanza.
LA DINAMICA: “USATE DUE PISTOLE” – Stando a una nota della questura, il 29enne ha scaricato completamente la pistola semiautomatica – 15 i colpi nel caricatore – di Pierluigi Rotta, poi ha strappato dalla fondina anche la Beretta di Matteo Demenego. I primi colpi sono stati sparati nell’ufficio Volanti: due hanno colpito al petto ed all’addome Rotta, tre invece l’agente scelto Demenego. Poi l’uomo guadagnandosi l’uscita e impugnando entrambe le pistole ha sparato sei colpi nell’atrio della questura, verso il gabbiotto di guardia occupato da una giovane poliziotta e da un agente rimasto ferito alla mano che ieri è stato sottoposto ad un intervento chirurgico.
SPARI ANCHE FUORI LA QUESTURA – Uno dei proiettili ha infranto anche un vetro. Una volta fuori dall’edificio il fuggitivo, notando una macchina della Squadra Mobile, ha aperto nuovamente il fuoco all’indirizzo degli agenti centrando più volte una portiera sulla parte alta. Qui gli operatori hanno risposto al fuoco ferendo lo sparatore all’inguine. In tutto sono stati esplosi almeno 23 colpi, alcuni dei quali esplosi dai poliziotti per rispondere al fuoco incrociato e difendersi. Una pistola è stata trovata scarica, mentre la seconda sul marciapiede.
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