Categorie: News

Carcere di Poggioreale, via alle proteste dei parenti dei detenuti

La situazione interna alle carceri italiane è drammatica. Sovraffollamento, mala sanità, tragiche condizioni igieniche e umane. Senza contare che le strutture penitenziarie sono vecchie e fatiscenti. Tutto questo avviene in un contesto dove gli agenti della Polizia penitenziaria sono costretti a lavorare in sotto numero e con scarse risorse. Passata l’estate, il periodo più duro per i detenuti (a causa del forte caldo), si sono mosse diverse associazioni per i diritti dei reclusi.

Su tutte la Ex DON (Ex detenuti organizzati napoletani) presieduta dall’attivista ed ex detenuto Pietro Ioia. La sua iniziativa di protesta ha coinvolto anche i parenti dei carcerati. “Questo carcere è una polveriera pronta a esplodere e questa estate è stata infernale da tutti i punti di vista. Abbiamo assistito a una fuga, a episodi di risse tra detenuti, rivolte e aggressioni ai danni delle guardie carcerarie. Non si può andare avanti in questo modo in una struttura dove entra di tutto, dalla droga ai telefonini portati dentro da alcuni familiari. C’è bisogno di una profonda riforma del sistema carcerario italiano ma quello che chiediamo a gran voce è la chiusura definitiva di questo inferno e la trasformazione degli spazi in un museo“, ha affermato Ioia.

Che ha poi concluso: “Non resteremo con le mani in mano ad aspettare che qualcuno si decida a risolvere i problemi dei detenuti che stanno scontando giustamente la loro pena per questo abbiamo indetto per sabato 7 settembre alle 17 una manifestazione a piazza Nazionale. Invitiamo i familiari delle persone detenute in questo inferno a scendere in piazza e a manifestare il loro disappunto. Solo così si potranno ottenere risultati a breve e medio termine. Ad ogni modo la manifestazione di sabato è solo un primo passo. Nelle prossime settimane chiameremo a raccolta ancora una volta i familiari dei detenuti, che sono poi i veri garanti dei loro diritti, per manifestazioni all’esterno delle carceri della Campania“.

Del resto la Costituzione sul tema è chiara: la pena non può consistere in trattamenti disumani e degradanti ma deve puntare alla riabilitazione del reo affinché quest’ultimo possa reinserirsi in società. Stop alle carceri luoghi di morte e di illegalità.

redazione

Articoli recenti

Agguato a Napoli: quattro colpiti in una sparatoria a Capodimonte

Momenti di paura a Napoli, nel quartiere Capodimonte. Come riporta il Mattino ci sarebbe stato…

3 ore fa

E’ morta a 108 anni la nonnina più anziana della Campania

Una notizia triste per tutti coloro che la conoscevano. Oggi è morta Laurina, la donna…

5 ore fa

Stash dei the Kolors racconta il dramma: “Scusate l’assenza, sto facendo denuncia ora”

Stash, il cantante dei The Kolors, ha parlato di un suo recente dramma. L'artista si…

12 ore fa

Incidente sul lavoro nel Napoletano: Mimmo precipita e muore, lascia un bimbo di 10 anni

Tragedia lo scorso pomeriggio nell’Area di Sviluppo Industriale di Aversa Nord, nel territorio di Carinaro.…

13 ore fa

Refezione scolastica, ispezione al centro cottura: 80 kg di cibo sequestrati

Sono ben 80 kg di cibo sequestrati in seguito all'ispezione dei carabinieri in un centro…

13 ore fa

Tragedia a Napoli, bimbo mangia pizzetta e muore soffocato: Santo aveva solo 11 anni

E' morto al Santobono di Napoli Santo Virgi, un bambino di 11 anni, soffocato per…

13 ore fa
Sponsorizzato