Lavoravano 15 ore al giorno per 37 euro al giorno, appena due euro e cinquanta centesimi all’ora. E’ quanto scoperto a Terzigno (Napoli) dai carabinieri del nucleo operativo del Gruppo per la Tutela del Lavoro di Napoli, insieme a quelli della stazione di Terzigno, nell’ambito di un servizio straordinario anti–caporalato.
Denunciata una donna 36enne di origini cinesi, imprenditrice tessile, che faceva lavorare in “nero” cinque cittadini cinesi clandestini. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i lavoratori erano costretti a lavorare circa 15 ore al giorno, percependo una paga di 2,50 euro all’ora. Costretti a mangiare e a dormire in locali attigui al laboratorio, gli impiegati non erano mai stati sottoposti a visite mediche né formati sui rischi derivanti dalla loro attività.
L’opificio tessile, privo delle previste autorizzazioni, è stato sottoposto a sequestro. Contestate sanzioni per complessivi 108.300 euro.
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