Papa Francesco è arrivato a Napoli al Parco Virgiliano con l’elicottero alle 8.53. Ad attendere Sua Santità un’auto blu che l’ha condotto presso via Petrarca, nella Casa dei gesuiti, per partecipare a un convegno dedicato, in particolare, a studenti e docenti delle facoltà teologiche.
Una breve sosta quella del Papa che alle 15 dovrebbe già essere di ritorno a Santa Marta. Il Papa è arrivato alla facoltà teologica dell’Italia meridionale, accolto dall’arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe e dal presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Gualtiero Bassetti. In prima fila il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e il presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca. Nel salutare de Magistris, Papa Francesco gli ha rivolto gli auguri di buon onomastico per la ricorrenza odierna di San Luigi.
“Penso alla non violenza come orizzonte e sapere sul mondo, alla quale la teologia deve guardare come proprio elemento costitutivo. Ci aiutano qui gli scritti e le prassi di Martin Luther King e Lanza del Vasto e di altri ‘artigiani’ di pace. Ci aiuta e incoraggia la memoria del Beato Giustino Russolillo, che fu studente di questa Facoltà’, e di Don Peppino Diana, il giovane parroco ucciso dalla camorra, che pure studio’ qui”. Cosi’ Papa Francesco, nel suo discorso al Convegno sul tema: “La teologia dopo Veritatis gaudium nel contesto del Mediterraneo”, nella sede della Pontificia Facolta’ Teologica dell’Italia Meridionale in via Petrarca.
A Napoli “non ci sono solo episodi di violenza” ma “conserva tante tradizioni e tanti esempi di santita’ – oltre a un capolavoro di Caravaggio sulle opere di misericordia e la testimonianza del santo medico Giuseppe Moscati”. Cosi’ Papa Francesco nel suo intervento nell’Incontro promosso dalla Pontificia Facolta’ Teologica dell’Italia Meridionale – sezione San Luigi sul tema: ‘La teologia dopo Veritatis gaudium nel contesto del Mediterraneo’
“Il Mediterraneo all’inizio del terzo millennio. Non e’ possibile leggere realisticamente tale spazio se non in dialogo e come un ponte, storico, geografico, umano, tra l’Europa, l’Africa e l’Asia. Si tratta di uno spazio in cui l’assenza di pace ha prodotto molteplici squilibri regionali e mondiali, e la cui pacificazione, attraverso la pratica del dialogo, potrebbe invece contribuire grandemente ad avviare processi di riconciliazione e di pace”. Cosi’ papa Francesco, nel suo discorso al Convegno sul tema: “La teologia dopo Veritatis gaudium nel contesto del Mediterraneo”, nella sede della Pontificia Facolta’ Teologica dell’Italia Meridionale in via Petrarca. “Giorgio La Pira – aggiunge il Pontefice – ci direbbe che si tratta, per la teologia, di contribuire a costruire su tutto il bacino mediterraneo una ‘grande tenda di pace’, dove possano convivere nel rispetto reciproco i diversi figli del comune padre Abramo”.
Papa Francesco non si tratterrà per il pranzo previsto al termine del convegno ‘Teologia dopo Veritatis Gaudium nel contesto del Mediterraneo”. A comunicarlo è il direttore ‘ad interim’ della sala stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti. “Il Santo Padre è stato felice di poter partecipare al convegno promosso dalla sezione San Luigi della Facoltà teologica dell’Italia meridionale – dice Gisotti – Concluso il convegno, che era la finalità della visita a Napoli, il Papa non si trattiene per il pranzo, ma fa ritorno a Roma”
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