L’asilo degli orrori, gli abusi del maestro-orco: “Strusciava la testa del bimbo sul suo bassoventre”

L‘asilo degli orrori. Botte, minacce, violenze psicologiche e anche abusi di natura sessuale in una scuola dell’infanzia di Solofra, comune in provincia di Avellino. E’ nato tutto lo scorso gennaio da una denuncia di due mamme, preoccupate dall’atteggiamento dei figli che, senza un apparente motivo, non volevano più tornare in classe. Dalle indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla procura di Avellino è emerso un quadro raccapricciante. Bambini dai 4 ai 6 anni venivano quotidianamente maltrattati dai maestri, tre donne e un uomo, raggiunti questa mattina da un’ordinanza di misure coercitive, emessa dal Gip del tribunale irpino, per maltrattamenti nei confronti di minori e, per uno degli indagati, anche per violenza sessuale.

Tre sono finiti agli arresti domiciliari, un indagato invece è stato sospeso dall’esercizio del pubblico ufficio. Si tratta di Vincenza Palazzo, 46enne originaria di Cava de’ Tirreni (Salerno), Maria Laura Lieto, 66enne nativa di Santa Paolina (Avellino), Gerardo De Piano, 56enne di Solofra (Avellino), e Mariarosaria Guerra, 55enne di Fisciano (Salerno). “Stai zitto”, “Ti devo impiccare”, “Non piangere”. Sono le parole che gli insegnanti rivolgevano ai bambini durante l’orario scolastico. Dalle intercettazioni audio e video, i carabinieri sono riusciti a “cristallizzare” le vessazioni fisiche e psicologiche che avvenivano quasi ogni giorni in classe.

Decisivo il racconto di un bambino, tornato a casa in lacrime dopo l’ennesima violenza subita. Da lì i genitori hanno aperto gli occhi e denunciato tutto alla stazione dei carabinieri. Poi da una chat creata su WhatsApp coinvolgendo gli altri genitori,  sono iniziate accese discussioni sul da farsi dopo che alcuni avevano scritto che in quell’asilo c’erano insegnanti “soliti alzare le mani” sui bambini più irrequieti  e dopo che diversi alunni avevano detto di non voler tornare in classe.

Agghiacciante il quadro indiziario raccolto nei confronti dell’unico insegnante uomo (De Piano). Così come riporta Irpinianews.it, il maestro costringeva uno specifico alunno a subire atti sessuali contro la sua stessa volontà, abusando della condizione di inferiorità psichica e fisica dello stesso con condotte poste in essere all’interno dell’Istituto Scolastico.

L’insegnante, con la propria mano, toccava le parti intime del minore, lo spingeva con la testa verso il basso e poneva il viso del bimbo all’altezza del suo bassoventre facendo brevi movimenti dall’alto in basso. Poi lo afferrava per l’orecchio e poneva le mani sui fianchi e toccava le parti intime. Ancora, dopo averlo afferrato al bavero, infilando le proprie dita dietro alla nuca, infilava la mano dietro la schiena, spingendola giù, poco dopo gliela infilava davanti e sempre sotto i vestiti avvicinandosi al contempo con il proprio viso a quello del bambino.

LEGGI ANCHE –  IL GIALLO DEI VIDEO: “NESSUN ABUSO, GIOCANO” 

La notizia ha provocato la rabbia di genitori e parenti dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia. Questa mattina alcuni di loro si sono radunati all’esterno dell’istituto per protestare e chiedere ai carabinieri di vedere i video delle violenze che erano costretti a subire i loro “piccoli”. “Gli insegnanti vanno licenziati”, “Io voglio vedere i video, voglio capire se c’è anche mio figlio”, “Immaginate di portare i bimbi a scuola e poi venire a conoscenza di queste cose dopo mesi”.  Molto scossa la dirigente che ha però spiegato ai giornalisti di non aver mai sospettato di nulla: “Non c’erano elementi che andavano in quella direzione”.

redazione

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