Ad essere protagoniste quest’ultima domenica, presso l’area marina protetta della Gaiola, sono state le meduse. In particolare quelle della specie Pelagia noctiluca, una delle meduse più urticanti.
A segnalare l’invasione di quesi animali marini è stata la stessa associazione che si occupa della tutela e della promozione della zona: la CSI Gaiola Onlus. Attraverso un post pubblicato sulla pagina Facebook, con foto allegate, gli operatori della onlus hanno spiegato il fenomeno.
Semplicemente, queste meduse sono approdate sulla spiaggia della Gaiola a causa delle correnti marine. “Non vanno dove l’acqua è sporca o pulita: sfatiamo questo mito. Soprattutto evitiamo di mettere in atto una loro mattanza. Aspettiamo che le correnti le riportino via“.
Sono anche arrivate le dichiarazioni della delegata al mare per i Comune di Napoli Daniela Villani: “Ormai che i golfi di Napoli e Salerno siano meta di grandi branchi di meduse è un dato di fatto. La causa è dovuta alla sparizione dei pesci predatori di questa specie mentre è aumentato il plancton, sostanza della quale le meduse si nutrono“.
IL POST SU FACEBOOK –
“Anche oggi le acque del Parco sono colme di meduse della specie Pelagia noctiluca, fortemente urticanti… Rispondendo alle molte domande di bagnanti e visitatori, ribadiamo il fatto che le meduse sono animali planctonici che quindi vengono trasportati passivamente dalle correnti, non decidono loro dove andare e quindi sfatiamo le leggende che le meduse stanno dove l’acqua è sporca o dove l’acqua è pulita… loro vanno semplicemente dove le porta il mare ! …e soprattutto evitiamo le solite scene stupide e grottesche di mattanze di meduse per “ripulire” il mare… sono organismi marini come tutti gli altri e come tutti gli altri hanno diritto di vivere in santa pace nel mare! … Attendiamo con un po di pazienza che la corrente se le riporti via“.
LE PAROLE DI DANIELA VILLANI –
“Dalla pagina del CSI Gaiola Onlus e in seguito alle numerose segnalazioni e domande dei cittadini, si conferma che è l’intero Golfo di Napoli e Salerno ad essere interessati dalla presenza delle meduse. Positano, Capri, Nerano, Massalubrense e Napoli. Gli esperti ci dicono che nei nostri mari i predatori naturali delle meduse stanno scomparendo, a causa della pesca indiscriminata, mentre il cibo che determina la loro proliferazione, plancton, diventa sempre più abbondante, questa sicuramente è fra le cause della loro moltiplicazione senza ostacoli. Si chiama ecosistema marino, una sorta di macchina autoregolatrice, all’interno della quale c’è uno stretto legame tra gli esseri viventi e l’ambiente e nel quale gli uni influenzano gli altri. Quando si sostiene quanto sia importante e prioritario ‘Salvaguardare un ecosistema’ si intende appunto un uso ecosostenibile delle risorse, che sappia garantire l’equilibrio tra consumo, vita, ricchezza e biodiversita“.
LE FOTO –
Francesco Totti diventa di nuovo papà? Le foto pubblicate dal settimanale Gente non lasciano dubbi.…
"La ruota panoramica presente sul lungomare Sandro Pertini sarà rimossa", è questa la decisione del…
Stefano De Martino si è reso protagonista di un episodio abbastanza divertente a Stasera tutto…
Trema ancora la terra ai Campi Flegrei. Nella notte di venerdì 24 maggio, una scossa…
La Rai conferma con una nota i rumors di queste ultime settimane. “Stefano De Martino…
«Pozzuoli la terra trema, la paura del Vesuvio» titola il servizio di Bruno Vespa. Una…