È entrata in vigore il 1 maggio l’ordinanza “Lungomare Plastic Free – disposizioni per contrastare l’aumento di rifiuti in plastica nel mare”. Firmata dal sindaco Luigi De Magistris lo scorso marzo, è nata allo scopo di tutelare l’ecosistema limitando l’utilizzo della plastica e di conseguenza l’inquinamento del mare, in cui ogni anno finiscono circa 8 milioni di tonnellate di plastica, senza contare i rifiuti già esistenti.
Il provvedimento segue la “scia” della Commissione Europea, che lo scorso gennaio ha presentato diverse iniziative volte a ridurre gradualmente l’utilizzo di oggetti monouso in plastica, fino ad arrivare alla loro completa eliminazione. L’ordinanza resterà in vigore fino al 30 settembre 2019 e vieterà la fornitura, la vendita e l’utilizzo di posate, piatti, bicchieri e qualsiasi altro oggetto ad uso alimentare che sia realizzato con plastica non biodegradabile e non compostabile. La tutela del provvedimento sarà affidata alla Polizia Municipale.
Inizialmente queste disposizioni saranno dirette solo ad esercizi commerciali e pubblici, ai laboratori artigianali con vendita ad asporto, ad operatori di commercio, proprietari di attività balneari e di attività di catering, e saranno applicate in via sperimentale nel lungomare di Napoli da La Pietra (Bagnoli) a Pietrarsa (San Giovanni a Teduccio). L’inosservanza del provvedimento comporterà sanzioni comprese tra i 25 e i 500 euro.
In una nota il comune di Napoli annuncia un primo bilancio dei controlli: “Otto verbali”
Il primo maggio è entrata in vigore l’ordinanza n. 371/19 finalizzata a contrastare l’aumento dei rifiuti in plastica in alcune zone adiacenti il lungomare cittadino. Col provvedimento è fatto divieto agli esercenti di usare bicchieri, cannucce, stecchette tipo per caffè, piatti, contenitori vari, bottiglie di plastica per bibite se non di materiale biodegradabile o compostabile. In quest’ambito la Polizia Locale ha effettuato nella sola giornata del 1 maggio 48 controlli, a fronte dei quali sono stati elevati solo 8 verbali, nell’area compresa tra Via Cristoforo Colombo sino a via Coroglio. Il dispositivo entrato in vigore in via sperimentale e per un numero limitato di soggetti riguarda gli esercizi commerciali, i pubblici esercizi, i laboratori di produzione artigianale di alimenti autorizzati alla vendita per asporto, gli operatori del commercio su aree pubbliche, sia in sede fissa che itinerante, gli esercenti delle attività balneari i lidi e i circoli. L’ordinanza non consente quindi di sanzionare il singolo cittadino che usa prodotti monouso in plastica non biodegradabili e non compostibili. La sanzione prevista, di carattere esclusivamente pecuniario, è pari ad € 50,00. I siti delimitati da alcune strade stabilite in ordinanza sono: Via Di Pozzuoli, Via Coroglio, Discesa Coroglio, Piazza Capo Posillipo, Via S. Strato, Via Posillipo, Via F. Caracciolo, Via Partenope, Via N. Sauro, Via A. Ferdinando Acton, Via Cristoforo Colombo, Via Nuova Marina, Via A. Vespucci, Via A. Volta, Via Reggia Di Portici, Via Ponte Dei Granili, Via Ponte Dei Francesi, Corso S. Giovanni A Teduccio.
Secondo la Delegata al Mare Daniela Villani questo è “un risultato già dal primo giorno, significa che gli esercizi commerciali non hanno disatteso l’ordinanza e con impegno e volontà hanno dimostrato che Napoli è pronta a cambiare”.
L’Assessore ai Giovani e al Patrimonio Alessandra Clemente ha dichiarato che “questa è un’altra prova di innovazione sociale e civiltà della nostra amministrazione, la prima in Italia a recepire la Strategia Europea sulla plastica. Stiamo accompagnando operatori e cittadini, grazie anche al potente appello mondiale di migliaia di giovani, verso la strada del graduale abbandono dell’uso della plastica non biodegradabile e non compostabile, così da salvaguardare il nostro lungomare, il più bello del mondo, e la salute nostra e dei nostri figli. La dimostrazione di maturità del popolo napoletano è stata grande”.
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